Che bel regalo di compleanno ha fatto Santo Versace al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Il deputato ha deciso proprio oggi di lasciare il Popolo della Libertà e passare al Gruppo Misto. "E’ il mio regalo al premier", ha dichiarato, spiegando di aver già consegnato la lettera di dimissioni dal PdL sia a Fabrizio Cicchito che al Presidente della Camera Gianfranco Fini: "Illustrissimo Presidente – scrive nella lettera -, Le comunico che a far data da oggi, giovedi’ 29 settembre 2011, lascio il gruppo del Pdl per aderire al Gruppo Misto come deputato non iscritto ad alcuna componente".
Quella presa dall’ormai ex pidiellino è stata una decisione "che maturavo da tempo", come spiega egli stesso in una intervista radiofonica. Il motivo? "A me piace lavorare, e nel Pdl non hanno bisogno di uno che lavora. D’altra parte io ho comincito a lavorare solo nel 1950, si vede che ho poca esperienza rispetto a loro".
Versace ieri non è andato alla Camera dei Deputati per non votare sul caso Romano, "non volevo votare la fiducia", spiega. E picchia duro nei confronti del Cavaliere: "A 75 anni sarebbe anche ora di andare in pensione". Nel PdL "ci vuole un cambiamento reale", altrimenti il partito è finito.
Così Santo Versace, uomo intelligente e grande lavoratore, lascia il Popolo della Libertà. "Non lo rimpiangeremo", riferiscono a ItaliaChiamaItalia fonti parlamentari che preferiscono restare anonime. Versace tuttavia nella sua intervista radiofonica rivela: "Se alle parole seguissero i fatti, ci sarebbero almeno quindici persone che verrebbero con me nel Gruppo Misto lasciando il Pdl". Insomma, lo scontento nel partito c’è, anche se non se ne vuol parlare pubblicamente.
Fra malumori e frondisti, il PdL perde un deputato nel momento più delicato del partito, dove ci vorrebbe compattezza assoluta, massima coesione.
GIRO (PDL): BERLUSCONI AMAREGGIATO Francesco Giro, sottosegretario ai Beni e alle Attivita’ culturali, commenta la decisione presa questa mattina da Santo Versace: si dice dispiaciuto per la scelta "dell’amico Santo": "Ricordo ancora una telefonata del presidente Berlusconi nel 2008 il giorno prima del deposito delle liste: ero coordinatore del Lazio e dovevano fare posto ad un giovane imprenditore, bravo e capace, che peraltro conoscevo bene. Ma nel Lazio non c’era piu’ possibilita’ di inserimento. Lo dissi al Presidente. Allora era spuntata fuori l’ipotesi della Calabria, ma Berlusconi lapidario mi disse: ‘no, lì c’è già un nome bello e importante, Santo Versace, non voglio toccare nulla, perchè a Versace tengo moltissimo. E non voglio mettere a rischio la sua candidatura. Versace non si tocca!’. Berlusconi è così: generoso e lealissimo. Questa scelta di Santo lo avrà senz’altro amareggiato".
LO PRESTI (FLI): VENGA CON NOI Diverso, e non poteva essere altrimenti, il commento del finiano Nino Lo Presti, a cui "fa molto piacere apprendere che Santo Versace ha abbandonato il Pdl". Secondo il deputato di Futuro e Libertà "un imprenditore di successo in Italia e all’estero, sceso in politica per passione e non per tornaconto personale, ha poco o nulla in comune con i tanti, ipocriti ‘yes-men’ berlusconiani". E adesso? Versace venga con noi, saremmo lieti "di accoglierlo per costruire insieme una valida alternativa di centrodestra".
Discussione su questo articolo