Carissimi renziani, vi dovreste vergognare. Tu, Matteo Renzi, per primo. Ma anche voi, ministre Bonetti e Bellanova, nomi per noi quasi sconosciuti prima di questa crisi di governo; e pure tu, Scalfarotto, il nulla di fatto al ministero degli Esteri. Non c’è traccia del lavoro svolto da questi tre signori durante l’ultimo anno. Inesistenti prima, lo saranno ancor di più ora che sono stati costretti dal proprio “capo” politico a lasciare le poltrone.
Costretti, sì. Non veniteci a raccontare la balle di quelli che si dimettono per dignità, per il bene del Paese e blablabla. Tutte frottole. Dignità e serietà vorrebbero invece che chi occupa posti di responsabilità restasse a lavorare per il bene dell’Italia e degli italiani, altro che gettare la spugna.
Renzi, ieri, in conferenza stampa, ha parlato sempre lui, dando la parola solo alla fine alle ministre, che sono sembrate agli occhi di tutti vittime del narcisismo del senatore di Rignano.
Far precipitare l’Italia in una crisi di governo assurda, in un periodo in cui viviamo la più grande emergenza sanitaria della storia recente, in un momento in cui la crisi economica morde con forza gli italiani tutti. C’è davvero da essere folli e Renzi e i suoi lo hanno dimostrato senz’altro.
Di buono c’è che adesso il dado è tratto. Sappiamo qual è la posizione di Matteo Renzi e dei suoi seguaci: contro l’Italia, dalla parte del proprio tornaconto personale. Stop. Non c’è altro nella politica di questi signori. Nessuna visione, nessun amore nei confronti della Patria. Solo ricerca ossessiva della visibilità, per giunta fine a se stessa, visto che, pur essendo su tutti i giornali e sempre in tv, il leader di Italia Viva rappresenta un partitino del 2 per cento.
Come finirà lo sapremo nei prossimi giorni, nelle prossime settimane. Ma se alla fine si dovesse davvero tornare al voto, una cosa è certa: per Renzi e compagni l’estinzione è garantita.