Laura Ravetto, deputata di Forza Italia, è intervenuta su Radio Cusano Campus. Sul governo Gentiloni. “Il messaggio degli elettori era di discontinuità, di potersi scegliere i nuovi candidati. Un governo fotocopia di quello precedenti non ha colto il segnale molto chiaro dell’elettorato. E’ un governo Renzi senza Renzi. E’ un governo che rischia di diventare la tomba del PD. L’effetto sul Pd sarà devastante. Noi non abbiamo nessuna critica alla persona di Gentiloni, noi critichiamo che sia il quarto governo non eletto e che non ha dato una data di scadenza. Noi ci aspettiamo un governo a progetto che faccia una legge elettorale per andare al voto. Ci sono due progetti: quello di Renzi di staccare la spina quando deciderà lui, dopo aver rifatto la scalata al partito. L’altro progetto è quello di Gentiloni che ha rimarcato che ci sono appuntamenti internazionali e questioni da risolvere legate al precariato, quindi immagina un governo fino a fine legislatura. Bisognerà capire anche cosa accadrà al Congresso del PD”.
Su Verdini. “Credo che Verdini volesse una legittimazione nella maggioranza. Lo vogliono nascondere, forse si è stufato di fare l’amante, voleva essere almeno una fidanzata e ha negato la fiducia. Il PD forse non si è fatto i conti. C’è il rischio che il Senato diventi un suk, ogni provvedimento devi stare a negoziare. Rischiamo di avere un governo che ogni due minuti deve fare una negoziazione col Senato, per me è una situazione assolutamente preoccupante”:
Centrodestra. “Se guardo ai sondaggi, il centrodestra unito è un centrodestra che torna al governo. Ci sono le dialettiche, ci sono divergenze sulle primarie. Da FI alla Lega faranno una riflessione: se si vuole giocare per vincere si sta uniti. Per come conosco Salvini, Berlusconi e Meloni sono convinto che vorranno giocare per vincere e non per partecipare. Il leader? Prima si sceglie il perimetro, poi bisogna capire quale sarà la legge elettorale, per noi il leader è chiaramente Berlusconi però sono abbastanza certa che se Berlusconi decidesse di tornare in campo in pochi vorrebbero sfidarlo”.
Discussione su questo articolo