Lungo incontro a Palazzo Grazioli, quartier generale di Silvio Berlusconi a Roma, tra Denis Verdini e il Cavaliere. Risulato? Il senatore toscano ha deciso di andarsene, di lasciare Forza Italia. “Le nostre posizioni sono troppo distanti – avrebbe detto all’uomo di Arcore -, ho i numeri per fare un gruppo al Senato, vado via”.
A Verdini servono dieci senatori per dar vita a un nuovo gruppo a palazzo Madama che dovrebbe nascere la prossima settimana. Il senatore avrebbe addirittura portato con sé, in occasione dell’incontro con Silvio, la lettera da inviare al presidente del Senato Pietro Grasso con la comunicazione della nascita del nuovo gruppo e l’adesione di 11 senatori in tutto.
"E’ diritto di Denis partecipare a Silvio Berlusconi questa cosa che è comunque decisa, dopo essere stata lungamente discussa e ragionata: il gruppo al Senato si chiamerà ‘Azione liberal popolare e Autonomie’ e prenderà il via prima della pausa estiva". Così il senatore Vincenzo D’Anna, attualmente vice presidente del gruppo Gal e tessitore del nuovo soggetto che sta per vedere la luce a palazzo Madama.
Gian Marco Centinaio, capogruppo della Lega Nord al Senato, a proposito della scelta di Verdini, e della eventuale nascita del nuovo gruppo, commenta: “I nostri migliori auguri agli ‘zerovirgola’, e cioè ai ‘nuovi gruppi’ formati da parlamentari eletti in un partito e che per strada ma soprattutto per comodo scelgono di tradire il mandato dei propri elettori".
DENIS RINVIATO A GIUDIZIO Intanto poco fa la notizia che Verdini è stato rinviato a giudizio dal gup di Firenze nell’ambito di un procedimento in cui viene ipotizzata la bancarotta fraudolenta per il fallimento di una ditta che aveva un debito di 4 milioni di euro con il Credito Cooperativo fiorentino, che era presieduto da Verdini. A giudizio anche due imprenditori.
Il neocapogruppo del Movimento 5 Stelle Gianluca Castaldi commenta il rinvio a giudizio di Denis Verdini deciso dal gup di Firenze: “Dopo il leader di SEL Vendola ora tocca a Verdini. Oggi e’ il giorno del giudizio, anzi del rinvio a giudizio. Verdini che andra’ a processo per bancarotta fraudelanta e’ la giusta ‘benedizione’ per l’avvio dell’avventura politica della nuova stampella del governo Renzi”.
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