Si aggrava ogni giorno di più la crisi in Venezuela. In tutto il paese del Sud America migliaia e migliaia di venezuelani sono scesi in piazza, hanno invaso le strade, per protestare contro la follia del governo Maduro. In alcuni casi ci sono stati scontri con la polizia. Almeno 26 cittadini venezuelani sono stati feriti durante le proteste vicino all’Universita’ di Carabobo, nel nord del Paese. La rettrice Jessy Divo ha denunciato che unita’ antisommossa sono entrate illegalmente nel campus per reprimere la manifestazione, non solo con lacrimogeni e pallettoni, ma anche con armi da fuoco, malgrado affrontassero manifestanti disarmati. Divo ha segnalato anche la presenza di gruppi violenti pro governativi – noti come “colectivos”, ma che ha definito “delinquenti” – nel campus, che non sono stati affrontati dalle forze dell’ordine “che si sono dedicate invece ad aggredire a chi dovevano proteggere”.
Il popolo venezuelano è in rivolta, dopo che la Corte Suprema ha tentato di assumere le funzioni dell’Assemblea Nazionale, controllata dall’opposizione. Nonostante il fatto che la sentenza del tribunale sia stata annullata, le tensioni tra i legislatori e il governo rimangono.
Le ultime manifestazioni tenutesi martedì scorso nella capitale si sono chiuse con decine di feriti dopo che la polizia ha fatto ricorso agli idranti e ai gas lacrimogeni per disperdere la folla; il giorno successivo altri scontri fra manifestanti e polizia si sono registrati a San Cristobal e Valencia.
Nonostante la gravissima crisi economica che sta attraversando il Paese Maduro resiste alla guida del governo, nonostante i tentativi dell’opposizione di organizzare un referendum di richiamo nei suoi confronti; le prossime elezioni politiche sono previste nel dicembre del 2018, mentre le regionali dello scorso dicembre sono state rinviate senza che sia stata fissata alcuna data.
L’opposizione venezuelana ha annunciato nuove proteste di massa contro il governo del presidente Nicolas Maduro; l’opposizione ha chiesto il licenziamento dei magistrati della Corte, accusati aver voluto dar vita a un golpe, obbiettivo che appare difficilmente raggiungibile visto che la rimozione dei giudici dipende da altre istituzioni leali al governo.
CHAVISMO PRONTO A COMBATTERE
Il chavismo chiede ai suoi di essere pronti a combattere. Diosdado Cabello, primo vicepresidente del PSUV, partito al governo, parla di una “alerta combativa” e “vigilante” di fronte al presunto golpe.
BORGES, “LA SITUAZIONE SI AGGRAVA”
Julio Borges, il presidente del Parlamento venezuelano, oggi a Washington ha detto che “il colpo di Stato in Venezuela è oggi ancora più grave, la democrazia è stata frantumata. Solo con nuove elezioni si potrà cambiare Venezuela, oggi un paese martoriato e violento”.
MACRI, “INACCETTABILE”
“E’ inaccettabile quanto sta accadendo in Venezuela”. Così Mauricio Macri, presidente dell’Argentina. “In Venezuela non esiste la democrazia, si sono violati i diritti umani, ci sono prigionieri politici. Dopo anni di eufemismi – ha sottolineato Macri – è giunta l’ora di prendere posizioni chiare, nette, nei confronti del Venezuela”.
FORZA ITALIA, “ITALIA NON DIMENTICHI VENEZUELA”
“L’Italia promuova concrete iniziative internazionali per affrontare la crisi umanitaria, alimentare, sanitaria ed economica che sta mettendo in ginocchio il Venezuela. Un autentico dramma, frutto delle tensioni a rischio di guerra civile che vedono contrapposti il regime di Maduro e le opposizioni elette in Parlamento. Gli italiani che vivono in Venezuela sono circa 130mila. Un numero che impone al nostro governo un focus continuo su una tragedia annunciata che coinvolge tanti nostri connazionali”. Lo dichiara il senatore di Forza Italia, Mario Mauro.
“Sabato prossimo, 8 aprile, alle 10.30 al teatro Golden di Roma – continua – faremo il punto sulla gravità della situazione con importanti esponenti del centrodestra nel corso dell’evento internazionale ‘Crisi in Venezuela – un filo diretto fra Roma e Caracas’. Con me ci saranno il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri, l’avvocato Antonfrancesco Venturini, la giornalista e scrittrice Marinellys Periodista Tremamunno, l’editore e scrittore Umberto Calabrese, la figlia del sindaco di Caracas Vanessa Ledezma Camero, il deputato venezuelano Lester Toledo, il professor Alberto Sotillo, coordinatore per l’Italia del movimento di ispirazione liberale Vente Venezuela, Sandra Bucci del gruppo pensionati Pejuveit, e in video conferenza Maria Corina Machado, leader di Vente Venezuela” conclude Mauro.
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