“Salvini (Lega): “Maduro è fuorilegge; tortura il suo popolo !”. Merlo (Maie): “Maduro tempo scaduto, dimettiti!”. Picchi (Lega): “Disposto a intensificare il dialogo con Guaidò”. Borghese (Maie): “UE riconosca Guaidò all’unanimità!”. Aiuto! Qualcuno mi aiuti a spiegare a questi parlamentari e rappresentanti di governo che è il governo italiano, il loro governo, il governo LEGA-5STELLE-MAIE a impedire che l’Unione Europea si esprima all’unanimità a favore di Guaidò; è questo governo che – contrariando l’appello del Presidente della Repubblica e della collettività italiana in Venezuela – si ostina a mantenere una posizione neutrale tra la dittatura di Maduro e le rivendicazioni dell’opposizione democratica al regime bolivariano. Provateci voi, forse sarete più convincenti dei miei appelli”.
“L’Italia ha una storia recente e meno recente di sostanziale condivisione delle principali posizioni in politica estera, anche tra maggioranza e opposizione; mai avrei pensato – prosegue Porta, oggi coordinatore del Pd in Sud America – che all’interno dello stesso governo potessero coesistere posizioni diametralmente opposte su una questione tanto importante e delicata. Una mancanza assoluta di rispetto e considerazione – conclude l’esponente del Pd -, innanzitutto nei confronti di una delle più grandi collettività italiane al mondo, che non meritava uno schiaffo così duro da parte del suo governo”.