“Come politici, come rappresentanti di un paese libero, di un paese dell’Occidente democratico abbiamo un dovere verso la causa della libertà del Venezuela, un grande paese amico con cui abbiamo grandi legami storici. In Venezuela, domenica prossima, potrebbe succedere qualcosa di raro quasi un miracolo: il regime di Maduro potrebbe essere sconfitto e mandato a casa dal voto popolare, dal libero esercizio della democrazia”. Così Andrea Orsini, capogruppo di Forza Italia in commissione Esteri alla Camera, intervenendo al convegno ‘I diritti umani in Venezuela’, promosso dal dipartimento esteri del partito azzurro presso la Camera dei Deputati.
“Un evento ancora più raro in un momento in cui nel mondo i sistemi illiberali sembrano all’attacco e la democrazia liberale sembra sulla difensiva in diversi luoghi. Ebbene, in Venezuela potrebbe succedere esattamente il contrario, un grande Paese potrebbe uscire dall’orbita del socialismo caraibico, quel modello cubano che a una certa parte della sinistra è sembrato così piacevole ed illuminato. Il Venezuela potrebbe passare da quell’orbita, che poi è quella russa, quella cinese, a quella delle democrazie liberali dell’Occidente”, ha proseguito.
“E se questo accadrà non sarà tanto per merito dell’Occidente democratico – abbiamo fatto qualcosa, certo, ma non a sufficienza – ma perché il popolo venezuelano ha dimostrato tenacia, coraggio, voglia di libertà. Il Chavismo ha dimostrato più occasioni di non essere affatto disposto ad accettare la sovranità popolare. In precedenti tornate elettorali ha adottato tutti i metodi leciti, ma soprattutto quelli non leciti per condizionare e falsare il risultato delle elezioni. Le elezioni in Venezuela non sono state riconosciute dalla comunità internazionale, e il Venezuela è considerato dagli osservatori internazionali uno dei paesi meno liberi per libertà politica e di stampa”.
“Ci auguriamo che queste elezioni siano un esercizio vero di democrazia, ma il fatto che Corina Machado, la figura più rappresentativa dell’opposizione sia stata esclusa con uno stupido pretesto dalla possibilità di partecipare al voto, dimostra tutta la malafede, l’ipocrisia, la paura del regime. Ci sono violazioni grave nelle regole democratiche, c’è il sostanziale impedimento ai venezuelani all’estero di partecipare al voto, e questa è una scelta politica perché chi è espatriato lo ha fatto proprio per fuggire dal regime di Maduro. Noi possiamo solo essere con il cuore e con la ragione dalla parte dei venezuelani che lottano per la libertà”, ha concluso.