Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo all’inaugurazione del centro di accoglienza per i migranti di Astalli, ha parlato anche della crisi in Venezuela: “Il legame tra Italia e Venezuela è strettissimo, per i tanti italiani che vivono in Venezuela e per i tanti venezuelani di origine italiana. Questa condizione – ha sottolineato il capo dello Stato ci richiede senso di responsabilità e chiarezza su una linea condivisa, con tutti i nostri alleati e tutti i nostri partner dell’Unione europea”.
“D’altronde – ha aggiunto l’inquilino del Quirinale -, nella scelta che si propone non vi può essere nè incertezza nè esitazione: la scelta tra la volontà popolare e richiesta di autentica democrazia, da un lato, e, dall’altro, la violenza della forza”.
Angelo Palmeri, segretario di Nuevo Tiempo, uno dei partiti della coalizione che sostiene Juan Giadò, che due giorni fa, dal palco della manifestazione per il presidente ad interim, ha letto la lettera della comunità italo-venezuelana indirizzata al capo dello Stato, su Twitter ha cinguettato così: “Grazie al presidente italiano Mattarella, che ha risposto all’appello che gli hanno fatto gli italo-venezuelani sabato a Caracas”.
Mattarella, ha sottolineato Palmeri, “chiede al governo italiano di allinearsi all’Unione Europea ed appoggiare la democrazia in Venezuela senza essere neutrale: grazie a tutti quelli che si sono uniti a questa lotta”.