Nicolas Maduro, presidente del Venezuela, ha detto di essere pronto a lasciare la presidenza del Paese se alle elezioni parlamentari di domenica dovesse vincere l’opposizione.
“Se l’opposizione otterra’ piu’ voti di noi e vincera’ le elezioni, prenderemo un’altra strada. So che la gente andra’ a votare e la rivoluzione bolivariana vincera’. Il mio destino e’ nelle mani degli elettori”, ha dichiarato Maduro.
Le elezioni parlamentari sono un appuntamento significativo per un Paese che, dal 2013, e’ afflitto da una crisi economica e politica aggravata dalle sanzioni economiche da parte degli Stati Uniti, motivate con l’accusa di violazioni dei diritti umani.
In Venezuela da tempo si soffre a causa delle politiche scellerate messe in atto da Maduro, considerato da molti – non a torto – un vero e proprio ditattore.
L’opposizione, che considera Juan Guaido’ presidente del Parlamento, da tempo cerca sostegno nei Paesi alleati guidati dagli Stati Uniti, denunciando persecuzioni a danno degli oppositori, cattiva gestione dell’economia e quindi un contesto umanitario molto difficile per la popolazione.
Il partito di Maduro a sua volta incolpa della crisi Washington, che tramite le sanzioni ha peggiorato le condizioni economiche del Paese e considera Guaido’ e i suoi sostenitori alla stregua di “traditori” manovrati dagli Stati Uniti.
La verità è che in Venezuela si è uccisa la democrazia e in uno Stato non democratico il popolo non è più libero.