La Piattaforma unitaria democratica (Pud), il principale cartello delle opposizioni del Venezuela, ha esortato il governo di Nicolas Maduro e i membri del partito al governo che compongono il tavolo dei negoziati facilitati dalla Norvegia a rispettare i processi e a produrre le condizioni per ottenere elezioni presidenziali libere ed eque con osservazione internazionale.
Il capo negoziatore e principale portavoce dell’opposizione, Gerardo Blyde, ha sottolineato in una conferenza stampa che, come e’ noto, si e’ incontrato con la delegazione ufficiale guidata dal presidente dell’Assemblea nazionale, Jorge Rodriguez, e ha dichiarato di aver presentato al rappresentante della Norvegia, Dag Nylander, un documento di 24 pagine che delinea l’escalation repressiva in corso da un mese in Venezuela.
Blyde ha affermato che, lungi dal rispettare gli Accordi delle Barbados, nonche’ i documenti ratificati in Messico, il governo ha ignorato quanto concordato tra le parti, impedendo la presentazione come candidata di Maria Corina Machado e, al contrario, ha aumentato la persecuzione contro gli attivisti politici del suo partito, l’uso della violenza e la detenzione di membri di Ong, oltre ad imporre una criminalizzazione dello spazio civico nel Paese.
L’esponente dell’opposizione ha quindi aggiunto che queste azioni non hanno altro scopo se non quello di radicalizzare e approfondire il divario nel Paese, che sta sprofondando nel caos della disuguaglianza e della crisi.
D’altro canto, Blyde ha anche sottolineato la necessita’ di certezza sui processi elettorali nel Paese: “Una cosa elementare nella diffamata Quarta Repubblica (come il partito al governo chiama il periodo di quarant’anni di democrazia, dal 1959 al 1999) era che tutti i venezuelani fossero certi che la prima domenica di dicembre ci sarebbero state le elezioni e questo e’ cio’ che chiediamo”.
L’oppositore ha quindi aggiunto che cio’ che il governo propone in questo presunto negoziato non e’ altro che un fattore di distrazione.