La Spagna è “al lavoro” per favorire una “soluzione frutto di dialogo e di un accordo” in Venezuela, dove sia governo sia opposizione rivendicano la vittoria alle ultime elezioni: lo ha sostenuto il ministro degli Esteri iberico, José Manuel Albares, in occasione di un intervento presso la Commissione Esteri del Senato a Madrid.
“La Spagna sta parlando sia con il governo, sia con l’opposizione, e continuerà a farlo, per aiutare il popolo fratello del Venezuela”, ha detto il ministro soffermandosi con giornalisti sul tema a margine, “ieri stesso ho parlato con il cancelliere venezuelano, Iván Gil, e sono stato in contatto con María Corina Machado e con Edmundo González”.
Albares ha aggiunto che le attività di Madrid in merito alla questione venezuelana sono decise “in coordinamento e sintonia totale con l’alto rappresentante Ue Josep Borrell”. E ha annunciato che, a partire da ora, “la Spagna si farà carico degli interessi dei cittadini della Repubblica Dominicana in Venezuela”, su richiesta del governo di questo paese.
In aggiunta, il ministro degli Esteri iberico ha risposto a domande di cronisti sul ruolo di mediatore e osservatore internazionale svolto in Venezuela dall’ex premier socialista José Luis Rodríguez Zapatero, spesso attaccato dall’opposizione spagnola per questo motivo in quanto considerato troppo “schierato” a favore del chavismo.
“Il presidente Zapatero svolge da molto tempo un lavoro che il governo apprezza”, ha detto Albares, “parla con governo e opposizione e ha partecipato molto direttamente nel favorire questo dialogo tra venezuelani”.