Non si hanno notizie di Alberto Trentini da oltre quattro mesi: del cooperante italiano arrestato in Venezuela lo scorso 15 novembre non si sa nulla di nulla.
Alessandra Ballerini, avvocato della famiglia, dichiara: “’Chiedo di non abbassare la guardia e i riflettori sulla vicenda di Alberto Trentini. Sono 125 giorni che non sappiamo niente di lui: non può chiamare casa, né vedere l’ambasciatore o il console. Credo sia un inedito nella storia degli italiani all’estero”.
Sulle accuse contestate, dice l’avvocato, ”al momento non sappiamo nulla”.
Nel frattempo in Italia non si fermano le iniziative tese a sensibilizzare opinione pubblica e istituzioni.
“Nel silenzio generale, l’operatore umanitario Alberto Trentini è detenuto da mesi nel carcere di Caracas – dichiarano i Radicali Italiani in una nota -. Non possiamo lasciare un nostro connazionale ostaggio di un regime, quello di Maduro, che viola continuamente i diritti umani”.
I Radicali Italiani hanno annunciato, come hanno fatto altri, di aver avviato uno sciopero della fame a staffetta, a cui hanno già aderito dirigenti e militanti del partito, per la liberazione del nostro connazionale.
Ci lascia di stucco, intanto, il silenzio della stragrande maggioranza degli eletti all’estero, in particolare di coloro che continuano a intasare le agenzie di comunicati stampa futili e inutili, o i social di selfie e menate varie, mentre non hanno pronunciato nemmeno mezza parola sul caso di Alberto. Ai lettori ogni giudizio.