Oggi i parlamentari del MAIE hanno scritto una lettera al Ministro degli Esteri Gentiloni per sollecitare un incontro urgente sulla crisi umanitaria che sta colpendo i nostri connazionali residenti in Venezuela.
"Dal Venezuela continuano a giungere notizie sempre più drammatiche. Il caos politico-sociale in cui versa il paese, che purtroppo ho potuto constatare di persona nel corso della mia ultima visita a Caracas, è addirittura aumentato.
Di fronte all’immobilismo del nostro Governo, con i parlamentari del MAIE, l’on. Mario Borghese e il Sen. Claudio Zin, abbiamo scritto al Ministro Gentiloni, chiedendogli un incontro urgente per potergli spiegare di persona qual è la situazione reale in Venezuela in queste ore", ha dichiarato l’on. Ricardo Merlo, fondatore e presidente del Movimento Associativo Italiani all’Estero.
“Dopo la mia recente visita a Caracas, avevo già chiesto al Ministro degli Esteri, nelle forme istituzionali, un intervento in forma ‘straordinaria’ e se ci fosse un piano di emergenza per gli Italoavenezuelani, nel caso di una possibile escalation della situazione politico-sociale in una guerra civile. Non ho ottenuto risposta positiva. Ma, mentre Maduro prolunga di altri tre mesi lo stato di emergenza, che prevede razionamenti di generi di prima necessità e erogazione elettrica per sole due ore al giorno, l’intera popolazione è in ginocchio: le condizioni minime di salvaguardia della salute e della sicurezza della popolazione sono compromesse. Si susseguono quotidianamente episodi di violenze, saccheggi, rapimenti lampo a scopo di estorsione, uccisioni conseguenti a rapine di somme di danaro irrisorie. I bambini (nella foto Oliver Sánchez, "el niño de la pancarta", simbolo di questa crisi, morto il 24 maggio scorso a 8 anni – ndr.) sono le prime vittime: muoiono per mancanza di latte e di medicinali”.
“Il Governo – conclude Merlo – deve farsi carico dell’incolumità dei cittadini italiani ovunque risiedano: noi lo consideriamo responsabile dello stato di abbandono dei nostri connazionali residenti in Venezuela e denunciamo la sua totale inazione nei confronti di questa crisi umanitaria che colpisce direttamente gli italiani in Venezuela".
LA LETTERA
Al Ministro per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale, on. Paolo Gentiloni
Illustre Ministro,
oggi il Venezuela e’ uno Stato in ginocchio e senza speranza a causa di una grave crisi economica. Il governo Maduro ha annunciato una proroga di altri tre mesi dello stato d’emergenza, che significa ulteriori sacrifici per una popolazione già allo stremo per mancanza di generi alimentari, di prima necessità, medicinali ed energia. In tutto il Paese aumentano le notizie di sequestri, saccheggi e tentativi di linciaggio.
Il Venezuela versa in un caos politico ed economico che coinvolge naturalmente anche la comunità italiana ivi residente, costituita da almeno 150.000 connazionali, e quasi un milione di discendenti, cittadini senza protezione che meritano urgentemente l’attenzione del nostro Governo. Gli italo venezuelani da mesi implorano il nostro intervento attraverso mail, telefonate e sollecitando incontri. Io stesso mi sono recato in Venezuela nel le scorse settimane e ho verificato la drammatica situazione di persona.
Come parlamentari eletti all’estero, abbiamo già sollecitato – con atti di sindacato ispettivo – la dichiarazione dello “stato di emergenza per i nostri connazionali”, che consenta a Lei di poter accedere, in via straordinaria, alle necessarie risorse per intervenire e dare sostegno economico e sociale agli italiani in difficoltà. Inoltre, abbiamo chiesto alle nostre autorità diplomatiche se sia previsto un piano di emergenza, nel caso di una conclusione violenta del regime autoritario dell’attuale governo: la risposta è stata negativa.
Oggi, Le chiedo ancora una volta: cosa sta facendo il governo Renzi per i nostri connazionali che vivono questa situazione drammatica? Cosa pensa di fare Lei, come Ministro degli Esteri, per fronteggiare questa crisi umanitaria?
Noi, par lamentari del MAIE – Movimento Associativo Italiani all’Estero, Le chiediamo un incontro urgente per spiegarLe di persona quello che abbiamo visto con i nostri occhi in Venezuela, e La riterremo responsabile, insieme al governo di cui fa parte, delle conseguenze di questa assurda NON AZIONE nei confronti dei nostri connazionali italovenezuelani.
Sperando, insieme ai 150 mila italo venezuelani, in una Sua pronta risposta, Le porgiamo i nostri cordiali saluti
On. Ricardo A. Merlo
Sen. Claudio Zin
On. Mario A. Borghese
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