I rappresentanti di Juan Guaido’, il presidente del Parlamento venezuelano che ha assunto i poteri dell’Esecutivo, hanno occupato tre sedi diplomatiche negli Stati Uniti – due uffici di attache’ militari e uno del consolato a New York – in quella che il governo di Nicolas Maduro ha denunciato come “una occupazione illegale”.
Carlos Vecchio, nominato “ambasciatore” negli Usa da Guaido’, ha informato che “stiamo recuperando e proteggendo gli asset del popolo venezuelano all’estero, per evitare che il regime usurpatore continui a rubarli e distruggerli, come ha fatto durante gli ultimi 20 anni”.
Su istruzioni di Guaido’, ha aggiunto, “abbiamo seguito tutti i passi necessari per prendere il controllo delle sedi diplomatiche abbandonate dai rappresentanti dell’usurpatore, e in base agli stessi protocolli andremo controllando le sedi restanti”.
Da parte sua, il ministero degli Esteri venezuelano ha denunciato in un comunicato che le sue sedi diplomatiche negli Usa “sono state occupate con la forza da persone che contano sul pubblico appoggio del governo statunitense e agiscono come i suoi agenti, a favore dei suoi interessi politici e in palese violazione della Convenzione di Vienna sui rapporti diplomatici”. Nella nota si indica che il governo di Maduro “esige dalle autorita’ statunitensi di adempiere ai loro obblighi legali, prendendo le misure necessarie per fare cessare immediatamente questa occupazione di fatto”.
“Abbiamo cominciato a prendere il controllo delle sedi diplomatiche del nostro governo negli Stati Uniti per rafforzare le relazioni bilaterali e assistere opportunamente le comunità venezuelane in quei paesi”. Lo ha scritto l’autoproclamato presidente del Venezuela Juan Guaidò in un tweet.