Venezuela, continuano in tutto il Paese le manifestazioni organizzate dal popolo venezuelano e dall’opposizione per protestare contro il dittatore Maduro.
Oggi a Caracas migliaia di persone sono scese in piazza, per le strade, per lanciare un messaggio chiaro a Nicolas Maduro: devi andare a casa.
I manifestanti hanno cercato di raggiungere la sede delle autorità elettorali (CNE), nel centro di Caracas, ma sono stati respinti con gas lacrimogeni e cariche della polizia.
Intanto, per la prima volta il ministro della Difesa Vladimir Padrino Lopez ha riconosciuto gli abusi compiuti dai militari e ha invitato le truppe a mettere fine alle “atrocità” contro i manifestanti, atrocità che hanno fatto 65 morti da inizio aprile.
“Non voglio vedere una sola guardia nazionale impegnarsi in atrocità in strada”, ha commentato.
Poco dopo le parole del ministro, fatalità, l’ennesima tragica notizia: un manifestante di 17 anni è stato ucciso oggi a Caracas durante una protesta contro la riforma costituzionale lanciata dal governo. A renderlo noto è stato il deputato oppositore Jose’ Manuel Olivares.
Il deputato ha identificato il manifestante morto come Neomar Lander, di 17 anni, ucciso da una granata di gas lacrimogeni sparata al torace a distanza ravvicinata da un agente della polizia.
Neomar è la vittima numero 69 dall’inizio delle manifestazioni contro il governo chavista di Nicolas Maduro.
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