Cinquecento venezuelane affamate hanno assalito il confine colombiano lungo un ponte chiuso da un anno per cercare di procurarsi cibo e beni di prima necessità che scarseggiano in patria a causa della grave crisi economica. Vestite soprattutto di bianco e provenienti dalle città dello Stato di Tachira, le donne sono riuscite a forzare il cordone militare e a raggiungere la città della Colombia Nordorientale di Cucuta.
Una di loro ha raccontato ai media locali di aver acquistato riso, zucchero, farina, olio e carta igienica, tutti prodotti quasi introvabili in Venezuela. In immagini postate sui social media si vedono decine di donne che pregano e cantano l’inno nazionale al loro ritorno nella città di Urena. Cibo e medicinali in Venezuela scarseggiano all’80%, secondo organizzazioni private ma la situazione al confine è esacerbata dalla chiusura ordinata dal presidente venezuelano Nicolas Maduro nell’agosto del 2015. Maduro prese la decisione dopo l’attacco di un gruppo paramilitare colombiano a una pattuglia militare in cui rimasero ferite tre persone a San Antonio del Tachira. Circa il 70% dei piccoli negozi venezuelani hanno chiuso, causando la perdita di 15,000 posti di lavoro.
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