Negli scorsi giorni l’On. Andrea Di Giuseppe, deputato di Fratelli d’Italia eletto nella ripartizione estera Nord e Centro America, ha annunciato, tramite un comunicato dai toni pomposi pubblicato anche sulle pagine di ItaliachiamaItalia.it, la liberazione di Antonio Calvino e Giovanni Mattia, connazionali che si trovavano da due anni in una prigione venezuelana. “Due anni di carcere preventivo”, ha evidenziato Di Giuseppe, il quale ci ha tenuto a far sapere che Calvino e Mattina sono stati liberati “dopo mie pressioni”.
La nota del deputato Fdi, dunque, dà a intendere, in sintesi, che i due italiani siano stati liberati proprio grazie a Di Giuseppe. Ecco perché stona non poco, in questo racconto, la dichiarazione fatta proprio fa Antonio Calvino sui social: “Da quasi tre anni gli italiani, chi più e chi meno, hanno lottato per far sì che noi venissimo liberati”, scrive. “Io vengo liberato prima di tutto dalla giustizia Venezolana, che prima o dopo arriva; i Comites del Venezuela, tutti, hanno partecipato in questo processo di liberazione, specialmente il Comites di Caracas”.
Per quanto riguarda l’intervento del deputato di Fratelli d’Italia: “Sicuramente la pressione fatta dall’On. Andrea Di Giuseppe è servita a fare muovere le cose, non ho dubbi. Però la mia liberazione arriva anche grazie al Consolato di Caracas e all’Ambasciata d’Italia in Venezuela”.
Calvino vuole essere ancora più franco: “Esiste una frase che diceva sempre mia mamma, a Dio quello che è di Dio e a Cesare quello che è di Cesare. La nostra liberazione è arrivata grazie soprattutto all’impegno messo in campo dall’Ingegnere Antonio Iachini, membro del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero” e coordinatore MAIE per il Venezuela e i Paesi andini.
Il connazionale conclude ringraziando “tutte quelle persone che hanno apportato il proprio granello di sabbia. Grazie di cuore a tutti, specialmente ad Antonio Iachini”.
E’ evidente che Calvino esprime la propria riconoscenza a chiunque si sia interessato del caso, ma in particolare a Iachini. Giusto dare il merito a chi ce l’ha, sacrosanto evidenziare chi più di ogni altro si è impegnato in questa battaglia. Si sa: la vittoria ha sempre tanti padri, soprattutto in politica. Tutto normale, dunque. Nonostante questo, ci siamo sentiti in dovere di riportare la dichiarazione di Antonio Calvino per amplificare attraverso le nostre pagine le sue parole e per consentire ai nostri lettori di farsi una propria idea su quanto accaduto.
Tutto questo, nel frattempo, ha scatenato la reazione del MAIE, quel Movimento Associativo Italiani all’Estero che rappresenta senza alcun dubbio la prima forza politica in America Latina.
“Evidentemente – dichiara l’On. Franco Tirelli, deputato MAIE eletto in Sud America – l’On. Di Giuseppe è a corto di idee e iniziative nella sua ripartizione estera, quella del Nord e Centro America, e si è messo a spacciare lucciole per lanterne sul proprio impegno in America Meridionale. Ma che ci azzecca? Sia gentile, Di Giuseppe – continua Tirelli -: si occupi dei tanti problemi che interessano i nostri connazionali negli Usa, in Canada e in Centro America: servizi consolari inefficienti, fondi per la promozione della cultura italiana che non arrivano, il tema dell’assistenza sanitaria… Senza dimenticarsi dei detenuti italiani negli USA, che di certo non se la passano bene. Di Giuseppe, per esempio, in America Centrale non l’hanno neppure mai visto: eppure vive a Miami, salendo su un aereo potrebbe raggiungere nel giro di due o tre ore i diversi Paesi del Centro America e dei Caraibi. Ha pure il volo gratis: paga la Camera dei Deputati, ovvio”.