Venezia a numero chiuso? Forse, probabile. Con un documento di indirizzo della Giunta Brugnaro, la città sperimenterà per la prima volta i conta-persone nei punti nevralgici di arrivo. Contemporaneamente studierà l’applicazione del numero chiuso e dei ticket per il luogo simbolo della Serenissima: Piazza San Marco. Già, perché Venezia non ne può più, soffocata com’è dal turismo selvaggio e che in molti casi non porta nulla all’economia della città, perché è un turismo massimo e non di qualità.
Così Venezia pensa di fissare un limite massimo di carico nell’area marciana (65mila persone giornaliere), facendolo rispettare con un filtro a monte, nel momento in cui il turista prenota il viaggio a Venezia: se la piazza sara’ overbooking, sapra’ che non potra’ avere il libero accesso, e gli verranno proposte soluzioni alternative; ad esempio l’acquisto dei biglietti dei musei, che renderanno l’area marciana disponibile.
A Venezia i residenti non ce la fanno più. Sono 54mila, ma i visitatori in città sono ogni anno 27 milioni. Da scoppiare! Chi vive a Venezia non riesce più a muoversi, a spostarsi nelle calli. E’ davvero ora di fare qualcosa per proteggere una città che è unica al mondo.
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