"C’è euforia. La gente vuole cambiare. Ci stiamo godendo un periodo meraviglioso. Le persone mi fermano per strada e mi incitano. Ci credono. Ci crediamo. I numeri sembrano quelli giusti. Vada come vada, comunque, accetterò il verdetto popolare". Così l’imprenditore veneziano Luigi Brugnaro, in corsa al ballottaggio contro Felice Casson per la conquista del Comune di Venezia, in una intervista a Libero, nella quale precisa: "Io dal Comune non voglio nemmeno un euro: dovessi vincere, il mio stipendio andrà totalmente su un fondo per le persone bisognose".
Promette di risolvere così il problema dei vucumprà: "Dandogli la caccia e mettendoli in gattabuia".
Sulle alleanze inoltre precisa: "Ho fatto accordi trasversali con tutti, ma nessun apparentamento. La mia lista è il primo partito in città. Se tutto andrà bene faremo una specie di cappotto e in Consiglio ci saranno praticamente soltanto i miei".
Su rapporti con il sindaco di Verona, Flavio Tosi, inoltre aggiunge: "Lo conosco da anni. Ci siamo salutati e mi ha garantito che mi sottoporrà delle proposte per il bene di Venezia, ma anche di tutto il Veneto. Nella sua città sta lavorando in modo positivo e per noi è strategica un’alleanza con Verona, dato che abbiamo due aeroporti importanti, siamo due città ad enorme vocazione turistica e con grandi eventi. Insieme possiamo rilanciare l’economia della regione. Possiamo finalmente tornare ad essere la locomotiva d’Italia".
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