Non vivremmo questo caos politico in Italia se fosse passato il referendum costituzionale proposto da Matteo Renzi. Ne è convinto Walter Veltroni, che intervistato da Eugenio Scalfari su Repubblica spiega: “Se fosse stato approvato quel testo di riforma istituzionale seppur confuso, l’Italia oggi non si troverebbe nel caos, con la più lunga crisi della sua storia e la minaccia di vedere abortire una legislatura”, “aver perso quel referendum, per il dissenso dei conservatori e per una impostazione politica sbagliata della campagna, ha fatto precipitare il Paese nel suo peggior difetto, l’instabilità come condizione naturale”.
Quello che stiamo vivendo, continua Veltroni, “è un momento davvero drammatico, c’è sconcerto nell’opinione pubblica, la politica è stata ridotta a un gioco spregiudicato, deprivato di regole e etica”.
“Le forze populiste come hanno ingannato il popolo: hanno chiesto il voto dicendo che mai si sarebbero alleate tra loro e poi lo hanno fatto. Hanno chiesto al mattino l’impeachment del presidente della Repubblica, cosa enorme tanto più se riferita a un galantuomo come Mattarella, e al pomeriggio si sono dette disponibili a collaborare con lo stesso capo dello Stato che accusavano di alto tradimento della Costituzione.
Gli uni, la Lega, hanno accettato il veto sul loro principale alleato del centrodestra e gli altri, il M5S, hanno riportato in vita la vecchia teoria andreottiana dei forni. Il tutto in un delirio di colpi di scena che hanno indebolito l’Italia, la democrazia e le tasche dei cittadini. Lo dico da italiano e non da uomo di parte: fermatevi”.