Non si esaurisce con gli eventi pasquali la fitta agenda di impegni del Papa. Anzi, quella che comincia oggi e’ una settimana-chiave, densa di appuntamenti di grande rilievo, sia sul fronte del rapporto di Francesco con le masse dei fedeli sia su quello dell’impronta "riformatrice" del suo pontificato. Quello di ieri, della messa pasquale del Pontefice davanti a una folla di circa duecentomila fedeli, va considerato solo un assaggio di quello che accadra’ domenica prossima, con la cerimonia di canonizzazione in Piazza San Pietro di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II.
I preparativi vanno avanti per accogliere a Roma la grande massa di pellegrini, mentre la Chiesa intera si accinge all’ingresso nel catalogo dei santi di due figure papali tra le maggiori dell’ultimo secolo: e con la loro canonizzazione in contemporanea, Bergoglio indica al popolo dei fedeli due figure di riferimento, il Papa della grande visione conciliare, Roncalli, e quello dell’incessante azione missionaria.
In particolare Giovanni XXIII, l’umile prete di Sotto il Monte diventato in piena Guerra Fredda un artefice della pace mondiale, oltre che profetico promotore del Vaticano II, rappresenta per Francesco un vero modello di santita’, tanto da aver fortemente voluto la sua canonizzazione senza neanche il riconoscimento di un secondo miracolo. Sempre a proposito di nuovi santi, giovedi’ prossimo, 24 aprile, il Papa presiedera’ nella chiesa romana di Sant’Ignazio di Loyola una messa di ringraziamento per la canonizzazione di padre Jose’ de Anchieta, gesuita del ‘500 fortemente legato all’evangelizzazione del Brasile. Anche quella di Anchieta, decisa il 3 aprile scorso, e’ una "canonizzazione equipollente", come era gia’ accaduto per l’altro gesuita Pietro Favre.
Intanto, subito dopo la grande cerimonia di domenica prossima, da lunedi’ 28 a mercoledi’ 30 aprile si riunira’ in vaticano ancora una volta il cosiddetto "C8", il consiglio degli otto cardinali che assistono Bergoglio nel governo della Chiesa e nel progetto di riforma della Curia.
Mentre la parte della riforma che riguarda le finanze vaticane ha gia’ preso una direzione, con la creazione della Segreteria per l’Economia guidata dal cardinale australiano George Pell, il vero "superministero delle finanze", del Consiglio per l’Economia coordinato dal cardinale tedesco Reinhard Marx (entrambi fanno parte del "C8"), e con la conferma della "missione" dello Ior, che continuera’ a esistere e a fornire "servizi finanziari specializzati" alla Chiesa, il prossimo step riprendera’ in esame i dicasteri di Curia: ad uno ad uno passeranno sotto la lente d’ingrandimento del Papa e degli otto cardinali i Pontifici Consigli, con le varie ipotesi e proposte di accorpamento e semplificazione. Dopo quelle di ottobre, dicembre e febbraio, questa sara’ la quarta sessione del "C8", mentre una quinta e’ gia’ in programma dall’1 al 4 luglio prossimi.
Ora si dovra’ portare a termine la discussione sulle Congregazioni e i Pontifici Consigli, con in piu’ la possibile creazione della figura del "moderator Curiae" – ipotizzata gia’ nelle congregazioni generali pre-Conclave nella bozza illustrata dal cardinale Francesco Coccopalmerio, capo dicastero per i testi legislativi – per il coordinamento dei vari uffici. Allo studio anche l’istituzione di una Congregazione per i Laici, che dovrebbe aggregare e accorpare alcuni Pontifici Consigli. Le novita’ della settimana, comunque, potrebbero non essere finite qui. Ci si chiede, infatti, se alla messa di canonizzazione in Piazza San Pietro partecipera’, come gia’ accaduto al Concistoro di febbraio, anche il papa emerito Benedetto XVI: potrebbe anche diventare il primo caso nella storia di una messa concelebrata da due Pontefici.
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