Monsignor Georg Gaenswein, segretario di Papa Benedetto XVI, sarà rimandato in Germania senza alcun incarico da Papa Francesco: il prelato dovrà lasciare il Vaticano e rientrare nell’Arcidiocesi di Friburgo in Brisgovia, nel territorio che gli diede i natali. Infatti, monsignor Georg è originario di Riedern am Wald, città del land tedesco del Baden-Württemberg. Così, terminerà la carriera di un prelato che per anni è stato vicino a due Papi, Papa Benedetto XVI e Papa Francesco.
Monsignor Georg è prefetto della Casa Pontificia dal 2012. Dunque, perderà l’incarico. Se mi è concesso commentare la questione, con il dovuto rispetto, esprimo un mio modesto parere.
Questa decisione di Papa Francesco mi sa di rimozione. Questo è il messaggio che passa e credo che tanti possano vederla così. L’impressione che si ha è quella di un Papa che ha messo alla porta un presule ritenuto troppo scomodo, troppo vicino alla linea del suo predecessore e troppo poco fedele alla propria.
Monsignor Gaenswein è stato segretario personale di Papa Benedetto XVI e si è espresso in favore di quest’ultimo, pur riconoscendo Papa Francesco ed obbedendo a lui.
Sappiamo tutti del conflitto che c’è nella Chiesa tra i progressisti e i conservatori. Il Papa dovrebbe cercare di mediare, perché il bene della Chiesa viene prima di tutto, anche prima delle aspirazioni personali dei prelati, dei cardinali e persino dello stesso Pontefice. In un periodo come questo serve coesione nella Chiesa. Questa scelta di estromettere monsignor Georg potrebbe avere ripercussioni negative sulla Chiesa stessa. Certe divisioni interne potrebbero diventare insanabili.