Cinque giorni al centro dell’attenzione mediatica, prima con la sfiducia contro il presidente dello Ior Ettore Gotti Tedeschi votata dal board della banca vaticana, e poi con l’arresto del maggiordomo del Papa. Due avvenimenti tra i quali, ha detto padre Federico Lombardi, non c’e’ ‘nessun legame’ ma che si sono succeduti in tempi molto ravvicinati.
GIOVEDI’ 24 MAGGIO Paolo Gabriele, aiutante di camera di Benedetto XVI ha gia’ passato la sua prima notte nella cella di sicurezza nel palazzo del Tribunale, ma la notizia non si e’ ancora diffusa. Nel pomeriggio invece si apprende dello sfiduciamento del presidente dello Ior, dopo prime indiscrezioni secondo le quali invece Gotti Tedeschi si sarebbe dimesso.
VENERDI’ 26 MAGGIO. Gia’ al mattino si diffonde la voce di un arresto nell’ambito dell’inchiesta sulla fuga di documenti riservati dal Vaticano, iniziata a gennaio con il caso Vigano’.
E in tarda mattina viene pubblicato il nome del maggiordomo, Paolo Gabriele, che il Vaticano non conferma.
SABATO 27 MAGGIO. Padre Federico Lombardi annuncia che c’e’ stato un arresto per la fuga di documenti riservati e, essendosi conclusa la ‘istruttoria sommaria’ e apertasi quella ‘formale’, puo’ ufficializzare il nome dell’indagato: e’ Gabriele. E’ cittadino vaticano, abita in Vaticano a casa sua sono stati trovati documenti riservati, quindi l’indagine e’ interamente del piccolo Stato: l’istruttoria e’ affidata a Piero Antonio Bonnet.
DOMENICA 27 MAGGIO. Mentre sui media si rincorrono ipotesi sulle indagini contro il maggiordomo, il Papa celebra la messa di Pentecoste con un forte richiamo alla ‘unita’, affinche’ lo spririto di comunione della Pentecoste vinca la ‘Babele’ delle ‘divisioni e inimicizie’.
LUNEDI’ 28 MAGGIO. Le indagini proseguono e la commissione dei cardinali e’ al lavoro, precisa padre Federico Lombardi, confermando che ‘al momento’ non ci sono altri indagati oltre al maggiordomo e ‘smentendo categoricamente’ che sia in indagato un cardinale, ‘ne’ italiano ne’ non italiano’ e che sia indagata una donna. Il Papa e’ ‘ovviamente informato’, e anche in questo caso la linea e’ quella della ‘trasparenza’.
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