Morto a 57 anni Marco Nobili, console generale d’Italia a Vancouver dal luglio scorso.
“Si indaga sui soccorsi – scrive La Tribuna di Treviso -. Tra le ipotesi c’è anche quella di un infarto provocato da un boccone finito di traverso, ma non ci sono conferme”.
Incerta la data del rientro in Italia della salma del diplomatico nato a Montebelluna, nel Trevigiano. “Alla moglie Elisa Grandin e ai figli va l’abbraccio commosso di tutto il personale del Consolato” il cordoglio della sede diplomatica.
“Ci lascia una persona molto intelligente, buona, un diplomatico eccezionale e soprattutto un uomo molto legato a Caorle – ha ricordato il consigliere comunale Carlo Miollo – il dolore è troppo grande. È stato un fulmine a ciel sereno”.
Il curriculum di Marco Nobili è molto ampio. Era stato vigile urbano e istruttore di nuoto (dopo essere stato atleta) a Oderzo con Arca. Nella città opitergina vive ancora la sorella Luisa.
Nel 2020 aveva conseguito la quarta laurea magistrale: dopo essersi laureato in Economia Aziendale (vecchio ordinamento, a Venezia), Scienze Politiche (vecchio ordinamento, Trieste) e Giurisprudenza (laurea magistrale a ciclo unico, Roma), Nobili aveva conseguito a Roma la laurea magistrale in Relazioni Internazionali.
Nobili ha lavorato come vice-ambasciatore a Khartoum (Sudan) e poi ancora all’estero come console in Croazia, Usa (a Detroit nel 2009), Argentina, Svizzera, oltre che con altri incarichi a Roma. È stato impegnato alla Farnesina, dove ha svolto le funzioni di segretario esecutivo del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, organo consultivo del Governo.