La prima vittima italiana del Vaiolo delle scimmie è veneta. Si tratta di Germano Mancini, 50 anni, comandante della stazione dei carabinieri di Scorzè, in provincia di Venezia. All’ultimo aggiornamento, che risale a pochi giorni fa, l’Oms ha dichiarato circa 35mila casi individuati in 92 Paesi con un bilancio di 12 decessi. Tredici, con quello di Mancini che, appunto, è il primo tra gli italiani.
L’uomo – pescarese di nascita e luogotenente dei carabinieri – era in vacanza con degli amici a Cuba da Ferragosto. Aveva preso una casa in affitto e, come spiega una nota del ministero della Salute cubano, “aveva visitato diversi luoghi nelle province occidentali del paese”.
Mercoledì i primi sintomi, poi vedendo che la situazione non accennava a migliorare, si è rivolto a un medico: da qui le sue condizioni sono peggiorate drasticamente, tanto da richiedere il trasferimento in terapia intensiva. Quelle piccole pustole, comparse poco a poco su tutto il corpo, hanno sciolto qualunque dubbio: da lì a poco è arrivata la diagnosi di monkeypox, meglio conosciuto come vaiolo delle scimmie.
Secondo quanto riporta Il Messaggero, la nota del ministero cubano parlava di condizioni critiche e domenica c’è stata la morte. L’ambasciata italiana a Cuba, in stretto raccordo con Farnesina e le autorità locali, si è messa a disposizione della famiglia del militare per fornire assistenza.