Michela Di Biase, capogruppo PD Comune di Roma, a Radio Cusano Campus, sulla mozione della giunta Raggi per l’ammissione all’asilo dei bambini non vaccinati, ha detto: “Noi siamo dalla parte della scienza e della legge. Dalle dichiarazioni rilasciate, sembra che il sindaco non conosca né l’atto che è stato licenziato dall’Assemblea capitolina né tantomeno la normativa vigente. L’atto che è stato votato chiede né più né meno che venga rispettato il dettame della legge, vale a dire che i bambini che non abbiano avuto le vaccinazioni entro il 10 ma che possano certificare che hanno il piano vaccinale concordato con le Asl, non siano allontanate dalla scuola. Questa è una cosa che prevede la legge”.
“Il sindaco Raggi ha voluto distorcere un messaggio positivo in chiave elettorale, prestando il fianco ai no vax. Su questa vicenda non c’è da fare campagna elettorale, c’è da recarsi alle Asl e far vaccinare i bambini. La legge è chiara, il sindaco ha voluto distorcere un messaggio con affermazioni mendaci. L’Assemblea capitolina ha deliberato che non ci sia l’interruzione scolastica così come previsto dalla legge. Non capisco per quale motivo il sindaco di Roma sta provando a fare una campagna elettorale con messaggi da stregoni, perché qui è la scienza contro gli apprendisti stregoni. La legge su questo è chiara, quindi non credo che si possano generare problemi nel Comune. L’allarmismo lo sta facendo il sindaco e mi sembra assurdo che un sindaco si presti a ciò perché il rispetto delle istituzioni dovrebbe essere il primo punto all’ordine del giorno per chi governa una città”.
“Concordo con la Lorenzin, non si scherza sulla pelle dei bambini. Facciamo fare gli scienziati agli scienziati, i medici ai medici e speriamo che il sindaco inizi a fare il sindaco. Ormai li conosco bene i 5 Stelle e so che per non rispondere a questioni serie che riguardano la città, spesso rilanciano sul piano della comunicazione un altro argomento. Ora hanno rilanciato i vaccini per coprire la vicenda della Multiservizi o il caos sul concordato preventivo di Atac”.