Per l’estate 2019 si prevedono ancora più disagi rispetto all’anno scorso: l’ultimo studio di AirHelp, la più importante società di supporto ai passeggeri a seguito di ritardi e cancellazioni, stima attese in aeroporto per più di 7,8 milioni di passeggeri che viaggeranno da e per l’Italia. Tra questi viaggiatori ci saranno sicuramente anche famiglie con bambini; AirHelp ha stilato un breve vademecum per chi va in vacanza con i più piccoli, ricordando che tutti hanno diritto al risarcimento, indipendentemente dall’età.
“Nonostante alcune compagnie aeree affermino il contrario, anche i neonati sono vittime di ritardi e cancellazioni di voli e – come tutti – hanno diritto al rimborso”, sostiene Roberta Fichera, portavoce di AirHelp Italia. “In vista del mese più caldo dell’anno, riteniamo sia molto importante sensibilizzare l’opinione pubblica sul fatto che anche i più piccoli abbiano dei diritti. Invitiamo tutti i genitori a ricordarsi di presentare sempre una richiesta di risarcimento anche per conto dei propri figli in caso di disagi con il volo”.
I diritti dei viaggiatori… quando le cose vanno male
Se si rimane bloccati in aeroporto con i bambini, è bene ricordare che ci sono leggi che tutelano tutta la famiglia durante un’interruzione di volo. Ecco alcuni consigli su cosa fare e cosa dire quando le vacanze prendono una piega inaspettata. Tutti i componenti della famiglia hanno diritto a cibo e bevande gratuite
A seconda del ritardo del volo, quando si rimane in attesa in aeroporto, la compagnia aerea è obbligata a fornire cibo e bevande gratis, anche ai più piccoli! Alcune compagnie possono offrire buoni pasto oppure rimborsare gli articoli alimentari acquistati durante l’attesa; in quest’ultimo caso sarà necessario conservare tutte le ricevute.
Tutti i membri della famiglia hanno diritto al pernottamento gratuito
In caso di lunghi ritardi o cancellazioni del volo dove si rende necessario il pernottamento, la compagnia aerea deve fornire a tutti i componenti del nucleo familiare un alloggio gratuito per la notte, insieme al trasporto, sempre gratuito, da e per l’aeroporto. Le camere dovranno essere abbastanza grandi per ospitare tutta la famiglia al completo.
L’importo del risarcimento… è uguale per tutti!
Anche se il biglietto del bambino è di un importo minore rispetto a quello di un adulto, si ha diritto comunque all’intero risarcimento. L’importo del rimborso che si può ricevere dipende unicamente dalla distanza del volo e dalla durata del ritardo, non dal costo del biglietto.
Anche i neonati hanno diritto al rimborso
Una delle cose più importanti da tenere a mente quando si vola con i più piccoli è che tutti i bambini hanno diritto all’indennizzo calcolato in base alla distanza e a un ritardo accumulato superiore alle tre ore. Il reclamo può risultare più semplice per i bambini dai 2 anni in su: dovendo pagare un posto fisico per sedersi, non vi sono dubbi sull’idoneità al rimborso.
E per chi vola con il bambino in braccio? Quando si viaggia con un bimbo di età inferiore ai 2 anni, la maggior parte delle compagnie aeree applica una tassa che va dal 10% al 15% sulla tariffa del biglietto adulto, insieme al supplemento per le cinture di sicurezza per i neonati. Se il biglietto per il bambino fosse stato pagato parzialmente, si ha diritto a chiedere un rimborso in caso di interruzioni del volo.
Per molti anni le compagnie aeree si sono rifiutate di risarcire i neonati sostenendo che, non occupando un posto a sedere, non ci fosse alcun indennizzo da pagare. La situazione è cambiata nel 2017, quando gli esperti legali di AirHelp hanno vinto una causa contro la Thomas Cook Airlines, riconoscendo il diritto al risarcimento a un bambino di età inferiore ai due anni.
Seggiolini auto e passeggini… concessi!
Passeggini e seggiolini auto sono ammessi in aereo senza alcun supplemento aggiuntivo:
I passeggini possono essere portati fino al cancello dell’imbarco, quando lo staff della compagnia aerea lo metterà in stiva per fare più spazio a bordo.
I seggiolini d’auto possono invece essere portati fino a bordo e sono decisamente più comodi e sicuri del tenerli in braccio. Se si opta per questa soluzione, si tenga presente, però, che si dovrà prenotare e acquistare un posto sull’aereo e quindi pagare la tariffa piena, non quella riservata ai neonati. Sarà necessario informare con anticipo la compagnia aerea di questa scelta, così da evitare qualsiasi fraintendimento.
Latte e cibo per i più piccoli sono esenti da qualsiasi restrizione
Per questioni di sicurezza, su tutte le compagnie aeree sono previste restrizioni sui liquidi che si possono portare a bordo. Queste limitazioni non possono però essere applicate agli alimenti per l’infanzia. Chi viaggia con un bambino di età inferiore ai 2 anni può portare con sé tutti gli alimenti necessari per il viaggio: latte, succhi di frutta e acqua minimamente mineralizzata.