“Le vacanze estive sono già iniziate e i primi dati non sono certamente incoraggianti. Sarà colpa del tempo, temperature sotto la media stagionale, delle votazioni che si sono tenute recentemente o dei costi troppo elevati nei luoghi di villeggiatura ma pare che il turismo estivo sia partito molto a rilento. Si stima una flessione del 2% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso”. Esordisce con queste parole Susini Sandro, Consulente del lavoro e direttore del Centro Studi di Conflavoro Pmi
Eppure l’industria del turismo italiano prevede quasi 220 milioni di presenze tra giugno e agosto con un incremento di quasi il 2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Oltre un terzo, il 39%, sono i turisti che arriveranno dall’estero a visitare la nostra bella penisola.
Ma non è tutto oro ciò che luccica, infatti, a causa degli aumenti dei prezzi, ci saranno famiglie che, pur non rinunciando alle ferie, si troveranno costrette a ridurre il periodo di vacanza a non più di una settimana.
Dallo studio di Conflavoro Pmi emerge che saranno 16 milioni, pari al 27% della popolazione, gli italiani che andranno in ferie per non più di 7 giorni, e 29 milioni, poco meno del 50%, quelli che godranno di vacanze superiori alla settimana.
In diminuzione sono anche le persone che si potranno permettere il fuoriporta di fine settimana con un calo del 3%.
Si stima che la spesa media pro capite per una settimana di ferie sia di 615 euro a persona, con un incremento del 22% rispetto all’anno precedente. Intorno ad euro 1150,00, invece, è quella dei turisti provenienti dall’estero.
Secondo la stima, le famiglie che si recheranno in vacanza per non più di una settimana sono residenti nel sud Italia per il 57%, al centro per il 25% e al nord per il 18%.
Anche per quanto riguarda la spesa media pro capite per una settimana di ferie si registra un notevole divario fra i vari cittadini italiani, infatti, quelli abitanti nel nord Italia sono disposti a spendere fino a 740 euro, 630 euro quelli del centro e solo 480 euro quelli del sud.
Se si prende in considerazione l’età anagrafica, le persone fino ai 30 anni hanno un budget settimanale di euro 450,00, 800,00 euro per coloro che hanno un età compresa fra i 31 e 60 anni e 595,00 euro per gli over 61.
Gli aumenti di prezzo sono dovuti principalmente al costo delle strutture ricettive, che annotano fino al 23% di incremento rispetto all’anno 2023, ai servizi spiaggia più 11% e ai trasporti più 26%.
Una vacanza di 7 giorni costerà dal 20% fino al 25% in più rispetto all’estate scorsa.
“Anche le mete estere a causa degli aumenti del costo dei traghetti e dei voli non sono più convenienti e gli italiani, in controtendenza con il 2023, preferiscono rimanere in Italia riducendo del 4% i viaggi all’estero” conclude Susini.