Alberghi e bed and breakfast risultano le strutture più utilizzate, con un 13% che può sfruttare la seconda casa di proprietà e un 19% che sfrutta l’ospitalità di parenti e amici
Con le ultime partenze salgono a 18 milioni gli italiani che hanno scelto il mese di agosto per andare in ferie. Ad affermarlo è un’indagine Coldiretti/Ixè divulgata in occasione del weekend di grande traffico con il bollino rosso previsto per i pomeriggi di venerdì e sabato e per l’intera giornata di domenica, nonostante l’esigenza di risparmiare abbia portato quest’anno i vacanzieri a redistribuire i periodi di vacanza.
La percentuale di chi parte ad agosto è, infatti, la più bassa degli ultimi dieci anni, secondo Coldiretti/Ixe’, con il numero dei turisti italiani in calo del 10% rispetto al 2023, mentre sono aumentati quelli a giugno e luglio.
Un fenomeno che non ha inciso comunque sul numero complessivo, considerato che si registra un aumento dei vacanzieri nazionali dell’1% ma anche una spesa in crescita del 12%. L’Italia resta la destinazione preferita, con un terzo dei turisti che rimane all’interno della propria regione – spiega Coldiretti – ma c’è anche una quota del 29% che ha scelto l’estero.
Alberghi e bed and breakfast risultano le strutture più utilizzate, con un 13% che può sfruttare la seconda casa di proprietà e un 19% che sfrutta l’ospitalità di parenti e amici.
Gettonatissimo anche l’agriturismo, grazie anche alla disponibilità delle quasi 26mila strutture attive su tutto il territorio nazionale. Il cibo resta comunque il motore principale della vacanza, per una spesa complessiva che quest’anno si aggira sui 10 miliardi di euro, prima voce del budget.
Boom di visite a malghe e frantoi. Un trend confermato dal fatto che quasi sei italiani su 10 (56%) in ferie scelgono quest’anno di visitare frantoi, malghe, cantine, fattorie o mercati degli agricoltori per acquistare prodotti locali a chilometri zero direttamente dai produttori, secondo Coldiretti/Ixè.
Tra coloro che acquistano direttamente dagli agricoltori, il 34% spende non più di 10 euro a persona, il 50% tra i 10 ed i 30 euro per persona, e un 5% si spinge oltre i 30 euro, secondo l’analisi della Coldiretti/Ixè.