Si chiama la strategia del pazzo. E’ quella preferita da Trump, che ogni giorno ne caccia una diversa. Dall’annessione del Canada, all’occupazione del canale di Panama, o della Groenlandia, passando per il golfo del Messico che vorrebbe chiamare golfo d’America.
Apparire pazzo per poi sedersi ai tavoli dei negoziati in posizione di forza, mandare messaggi strani, rendersi impenetrabile. Lo farà davvero? E’ questa la domanda che deve assillare le notti insonni degli altri leader. Non l’ha inventata lui. E’ stata codificata dai politologi negli anni ’80, e riferita a Nixon, che ne è considerato il precursore.
Un esempio di questa strategia fu l’operazione Giant Lance del 1969, in cui Nixon ordinò che bombardieri nucleari statunitensi volassero vicino ai confini dell’Unione Sovietica, con l’obiettivo di spaventare i sovietici e farli pensare che gli Stati Uniti fossero pronti a usare la forza nucleare.
Se appari pazzo, il tuo avversario rimarrà paralizzato. Ma devi essere disposto a bluffare fino all’estreme conseguenze, al costo di apparire ridicolo.
Visto che con Trump la soglia del ridicolo è stata volutamente superata da tempo, la strategia può essere attuata in piena consapevolezza. Come quando posta una foto in cui il Canada è inglobato negli Stati Uniti. Roba che se l’avesse fatta Putin, oggettivamente, proveremmo un brivido. Ma è un semplice meme.
Con Trump è show metapolitico, al di là di ogni prassi consolidata, in quel terreno sdrucciolevole in cui tutto è possibile e impossibile nello stesso momento, come in una sovrapposizione quantistica: il gatto può essere contemporaneamente vivo e morto.
Spiegare Trump e il trumpismo in termini politici è inutile. E dinanzi al vuoto di significati, l’unica soluzione consolatoria per il politologo smarrito è dire che sia un semplice reazionario, nazionalista e fascista. Ma se esci da questa comfort zone delle definizioni, ti trovi dinanzi ad un universo di cose che accadranno potenti, tremende o terribili e forse meravigliose.
Devi solo aspettare che lo show continui, e quando sarà finito, capire cosa rimane e cosa sarà per sempre perduto.