Christine Bolden era gia’ morta cerebralmente per un aneurisma, ma e’ stata tenuta in vita per un mese dai medici con un respiratore per consentire lo sviluppo dei due gemelli che portava in grembo.
La donna, una ventiseienne di Muskegon, Michigan, e’ crollata in terra in un parcheggio il primo marzo scorso a causa di un aneurisma, ed e’ stata dichiarata morta cerebralmente cinque giorni piu’ tardi. Ma e’ stata tenuta in vita artificialmente fino al 5 di aprile, quando sono nati con parto cesareo Nicholas e Alex Bolden, a sole 25 settimane.
La famiglia Bolden – come ha riportato un portavoce dell’ Helev DeVos Chidren’s Hospital ai media statunitensi – ha chiesto ai medici di fare tutto cio’ che potevano per salvare questi bambini.
Per il dottor Cosmas Vandeven, specializzato in gravidanze ad alto rischio presso l’universita’ del Michigan, si tratta di uno "scenario del tutto eccezionale". "I bambini nati a 25 settimane hanno circa il 70 percento di possibilita’ di sopravvivere – ha spiegato – ma c’e’ anche un rischio elevato che sopraggiungano problemi di salute a lungo termine".
Christine aveva anche altri due figli, di undici e tre anni.
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