Dopo le primarie ed i caucus di ieri si delinea lo scontro finale Hillary Clinton-Donald Trump. La distribuzione dei delegati al giorno d’oggi è come segue. Partito Democratico: 4763 delegati parteciperanno alla convention che designa il candidato, per la nomination ne servono 2382. Hillary finora ha conquistato 978 delegati, Bernie Sanders 347. Partito Repubblicano: 2472 delegati, per la nomination ne servono 1237. Finora Donald Trump ha conquistato 268 delegati, Ted Cruz 142 e Marco Rubio 78. Quattro candidati ancora in corsa, sette ritirati, compreso Jeb Bush, figlio e fratello di presidenti.
Donald Trump. Riporto qui di seguito le parole dei suoi sostenitori: “Lo sostengo perché è un uomo d’affari ed è quello che serve, un presidente businessman. Sono un imprenditore come lui, e lo sostengo perché so che mi farà guadagnare più soldi: lo amo! Ha il potere, la volontà ed il carisma che servono per cambiare questo paese e darci un futuro tranquillo. Non lo manda a dire, è uno che dice le cose come stanno, abbiamo bisogno di Trump. Lui sì che è diverso da tutti gli altri, alla Casa Bianca serve un cambio e non può avvenire con la Clinton. Con lui presidente nessun paese avrà più voglia di scherzare con noi. C’è un motivo semplice per cui bisogna scegliere Donald Trump, noi lo amiamo”. D. Trump è la voce dell’America bianca e conservatrice che crede all’ idea del profitto individuale, alla sicurezza derivante dalle armi per le persone e per lo stato, ed esclude il diverso. È sostenuto anche dagli incappucciati del famigerato KKK.
Per il partito democratico noto l’imprevisto successo di Bernie Sanders, seguito e sostenuto dai giovani, che vedono in lui un politico di larga esperienza capace di interpretare sogni e bisogni. Riporto le parole dei suoi sostenitori: “Come mamma voglio un futuro di eguaglianza e diritti civili per i miei figli. Non si può continuare così. Sogniamo un’America dove i politici non siano spinti dai soldi. Non ha banchieri alle spalle, lo finanzia la gente. Ci piace la sua agenda: riformare e stare lontano dalla guerra. Hillary è un lupo vestito da pecora. Parla alla tua anima. Sono cresciuta in una famiglia che credeva nel sogno americano, Bernie è quel sogno. Il mio sindacato sostiene Bernie, perché è l’unico che pensa al sistema sanitario come ad un diritto”. I pro B. Sanders, rappresentano il sogno dell’eguaglianza, del superamento di differenze troppo marcate, della solidarietà e dell’inclusione del diverso per mezzo del miglioramento dell’istruzione per tutti a tutti livelli.
Hillary Clinton. Propostasi come candidata con un anno di anticipo sull’inizio delle primarie è la continuità della presidenza Obama, spicca il volo dopo queste votazioni. Se la vedrà, probabilmente, con Donald Trump che promette battaglie feroci. Per lei prevalgono le frasi di donne e uomini che credono in lei, nel suo pragmatismo e nell’esperienza politica, ma soprattutto gli elettori sottolineano che potrebbe essere la prima donna presidente degli USA. Nel prossimo futuro dovrà prendere i voti di Bernie Sanders, impresa non facile. “È monotematico, ha detto Hillary, all’America serve attenzione anche ad altri temi, cambiamenti climatici, tassazione, servizi sanitari, istruzione e ricerca, politica estera”. Le auguro dunque di trovare qualche idea originale e qualche slogan penetrante che possa esprimere con semplicità ed efficacia i bisogni, i sentimenti e le speranze di larga parte dell’elettorato di oggi, come riuscirono a fare suo marito Bill Clinton e Barack Obama.
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