La vicenda di Matteo Falcinelli si è chiusa, non ci sarà mai alcun processo. Le accuse di resistenza e violenza nei confronti di Matteo Falcinelli, il 26enne di Spoleto sbattuto a terra all’esterno di uno strip bar di Miami e incaprettato dalla polizia nella cella di transito, sono cadute al termine del Pti, il programma di rieducazione.
La sentenza emessa a Miami mette così un punto fermo sul caso dello studente italiano che accusa la polizia di violenze e torture e i cui contorni sono ancora poco chiari, con contraddizioni tra i dialoghi ripresi dalle bodycam e le dichiarazioni nei verbali.
Lo scandalo, l’ennesimo sui metodi utilizzati dagli agenti Usa, era stato sollevato nel maggio scorso da Qn-La Nazione, che aveva pubblicato in esclusiva i video choc delle bodycam indossate dai poliziotti che dimostrano come il giovane studente sia stato sottoposto alla manovra dell’hogtie – mani e piedi legati insieme – per tredici minuti, in seguito alla quale il giovane è ancora seguito da uno psichiatria e non ha recuperato sensibilità alle mani.
Con la chiusura del Pti lo studente, insieme alla madre Vlasta Studenicova, che da mesi combatte per avere giustizia, vuole intentare causa civile contro gli agenti, ritenendoli responsabilità di tortura.
Dunque Matteo Falcinelli non ha più pendenze verso la giustizia statunitense.
Il 26enne studente italiano fino al centro di un caso internazionale per le modalità brutali del suo arresto all’esterno di uno strip club di Miami ha finito di scontare, con un anticipo di un mese, il suo periodo di messa alla prova e su sollecitazione del suo «case manager» e decisione del giudice formalizzata martedì, ha chiuso il suo «Pti», il programma di vigilanza e risocializzazione che di fatto lo obbligava a una telefonata mensile al responsabile del suo fascicolo per confermare che tutto procedesse per il meglio.
La sua fedina penale resta così pulita, non ci sarà nessun processo e anzi Falcinelli ha già potuto riprendere i corsi per il suo Master in management alla Florida international university. Ma sul piano personale la vicenda è tutt’altro che superata.