Barack Obama può tirare un sospiro di sollievo. Ieri il Senato americano ha approvato il piano per alzare il tetto del debito Usa e quindi evitare il rischio default. L’accordo tra democratici e repubblicani è quindi diventato legge. Eppure ci è voluto del tempo, tante ore perse a cercare il dialogo e il confronto, giorni di grande fibrillazione a livello internazionale, anche per quanto riguarda i mercati.
"Non bisognerebbe andare così vicino al rischio di una catastrofe per agire", ha detto Obama, sottolineando comunque che il default "è stato evitato": "avrebbe devastato l’economia".
Intanto i cittadini americani non sono convinti dal piano approvato ieri, un piano che taglia risorse alla sanità, un tema ad Obama molto caro fin dall’inizio. Gli americani chiedono anche che a pagare più tasse siano i più ricchi. Forse anche per questo continua a calare la popolarità di Obama: il gradimento del presidente è sceso anche tra i suoi sostenitori più forti, i liberal e gli afroamericani. Quindi il presidente Usa cerca il consenso e sottolinea: "Non si può ridurre il deficit solo con i tagli, sono necessarie riforme fiscali affinché i più ricchi e le corporation paghino la loro parte".
Le agenzie di rating mantengono in ogni caso la Tripla A per gli Stati Uniti, anche se continuano ad osservare l’economia americana molto da vicino.
IL 50ESIMO COMPLEANNO Obama è più tranquillo. Lo scoglio più duro è stato superato. Così vola nella sua Chicago per essere protagonista della festa in onore dei suoi 50 anni. Alla feste parteciperanno noti vip e volti famosi a livello internazionale: attori, giornalisti, politici, imprenditori. Per Obama sarà anche l’occasione per raccogliere fondi, in vista della prossima campagna elettorale: partecipare alla cena di gala in onore del presidente costerà 36mila dollari a persona.
Discussione su questo articolo