Procede a ritmo battente il riavvicinamento tra Stati Uniti e Cuba. Giovedi’ prossimo, i rappresentanti dei due Paesi si incontreranno di nuovo – per la quarta volta in meno di cinque mesi – e secondo le previsioni, potrebbero annunciare la riapertura delle rispettive ambasciate all’Avana e a Washington, anche se diversi nodi rimangono ancora da sciogliere.
Come nei precedenti colloqui, la delegazione americana sara’ guidata dalla vice segretario di Stato per l’emisfero occidentale, Roberta Jacobson, e quella cubana dalla sua omologa, Josefina Vidal.
Si incontreranno a Washington, sulla scia delle affermazioni del presidente cubano Raul Castro, secondo cui l’annuncio della riapertura delle ambasciate dovrebbe arrivare a fine maggio. Una data citata non a caso, poiche’ il 29 maggio, infatti, terminera’ il periodo di 45 giorni entro i quali il Congresso americano puo’ sollevare obiezioni alla decisione del presidente Obama di depennare Cuba dalla lista dei Paesi che sponsorizzano il terrorismo, dove e’ stata iscritta sin dal 1982, che viceversa diventera’ quindi operativa. Una misura che l’Avana aveva messo come precondizione alla nomina di un ambasciatore cubano negli Usa. E ora "queste ingiuste accuse stanno per essere revocate, e saremo quindi in grado di nominare gli ambasciatori", ha affermato Castro tre giorni fa, parlando con la stampa dopo aver salutato il presidente francese, Francois Hollande, al termine della sua storica visita nell’isola.
Sul tappeto rimangono tuttavia ancora alcuni altri ostacoli, come la liberta’ totale di movimento a Cuba per i diplomatici americani e il loro diritto di parlare liberamente con tutti i cubani, compresi i dissidenti. E anche la richiesta americana di poter importare forniture per la sua ambasciata all’Avana senza che vengano ispezionate dalle autorita’ locali. Ma resta il fatto che da quando il 17 dicembre Obama e Castro hanno annunciato in contemporanea l’avvio dei colloqui tra i due Paesi, per la prima volta dopo oltre mezzo secolo "Stati Uniti e Cuba hanno comunicato in maniera crescente su numerosi argomenti, tra cui questioni di interesse reciproco come l’emigrazione, l’applicazione della legge, l’accesso all’ informazione, la protezione dell’ambiente e il traffico di esseri umani", come ha sottolineato il Dipartimento di Stato annunciando, ancora una volta in contemporanea con Cuba, la prossima sessione di colloqui.
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