L’ex presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, non e’ tra i repubblicani che hanno osteggiato il piano di salvataggio dell’auto Usa messo in piedi dalla Casa Bianca per evitare la bancarotta di Chrysler e GM. "Il lo rifarei" ha detto Bush durante il suo intervento alla convention dei dealers, a Las Vegas, secondo quanto riporta oggi The Detroit News. Lo stesso Bush, nell’ultima fase del suo mandato nel 2008, approvo’ aiuti straordinari per 25 miliardi di dollari per l’auto, di cui 13,4 per GM e 4 miliardi per Chrysler. Barack Obama nel 2009 ne garanti’ altri 60 di miliardi. Chrysler ha ripagato interamente il suo debito, con interessi, gia’ dallo scorso maggio e ha chiuso il 2011 in utile. GM ha restituito circa 23 miliardi e il suo 26% e’ ancora nelle mani del Tesoro americano . "Non volevo lasciare sulle spalle del mio successore una crisi economica addizionale:", ha spiegato Bush, sempre secondo il quotidiano di Detroit, garantendo loro la sopravvivenza "affinche’ poi lui potesse intervenire".
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