E’ bidet mania negli Stati Uniti. Presenza costante nei bagni italiani, non è stato così negli Usa per decenni fino a oggi, quando averlo è diventato di tendenza. Il risultato? L’anno scorso se ne sono venduti il 30% in più dell’anno precedente, dando respiro alle esportazioni di settore del design Made in Italy .
“C’è un incremento delle vendite dei sanitari Oltreoceano, mentre da noi stanno arrivando i cosiddetti water con il bidet incorporato, tipico del Giappone” fanno sapere all’Adnkronos dalla Kerasan, storica azienda di sanitari ceramici di Civita Castellana nel viterbese, e dalla Pozzi Ginori che, pur mantenendo stile e design nostrano, è entrata a far parte del gruppo svizzero Geberit dal 2005.
In Italia, invece, si assiste alla tendenza opposta. Negli ultimi anni, con l’aumento dell’offerta di modelli e di soluzioni di design, si è assistito, spiegano dalla Kerasan e dalla Pozzi Ginori, a un progressivo diffondersi dei modelli di water con bidet. “In particolare dei modelli tecnologici di ispirazione giapponese che si possono utilizzare, dando un tocco di design, anche in bagni molto piccoli” spiegano dalle case produttrici.
Inventato dai francesi, venne chiamato così dal nome francese dei pony, e utilizzato nella reggia di Versailles per qualche anno con scarso successo. Ne ebbe più in Italia, dove fu introdotto a fine Settecento e piacque a tal punto da rendere a oggi il nostro Paese quello con la massima diffusione del bidet. Il motivo per cui gli americani non lo amano è dovuto a questioni morali. Era utilizzato, soprattutto, infatti, nel mondo nei bordelli sin da fine Ottocento come misura di salvaguardia dalle malattie veneree.
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