Continua senza esclusione di colpi la guerra delle autorita’ americane contro i dispensari di marijuana a fini sanitari in California. Oggi e’ stata la volta di Los Angeles dove ufficiali federali hanno fatto irruzione e compiuto perquisizioni in numerosi negozi di cannabis, inviando lettere che intimano la chiusura entro due settimane ad altri 67 dispensari. Secondo responsabili della procura generale, si tratta della prima azione di cosi’ vasta scala contro i negozi di marijuana a Los Angeles e con ogni probabilita’ l’operazione di oggi avra’ presto un seguito: ‘Non possiamo fare tutto in una sola volta a Los Angeles’, ha detto Thom Mrozek, portavoce dell’ufficio, al Los Angeles Times, ‘ci sono ancora molti altri negozi’. Finora, ha aggiunto, sono stati raggiunti oltre 375 dispensari in sette contee californiane.
Quello di oggi e’ l’ennesimo passo nella lotta delle autorita’ federali alla vendita di cannabis a fini sanitari in California, che fu il primo stato, nel 1996, a depenalizzarne l’uso proprio a questo scopo. A Los Angeles il numero dei dispensari di marijuana e’ stimato tra i 472 e i mille e ha trasformato la citta’ in un importante crocevia del commercio di cannabis a fini medici (e non solo), ma l’ha condotta anche al centro di battaglie legali e politiche.
In aprile un raid di agenti federali aveva chiuso con la forza l’Universita’ di Oaksterdam sulla baia di San Francisco, che dall’apertura nel 2007, si fregiava del titolo di primo college americano nel quale si coltivava e si faceva uso medico della cannabis. Il mese precedente un’inchiesta condotta da un giornale di Sacramento aveva rivelato come le iscrizioni fossero sensibilmente diminuite da quando il governo federale aveva cominciato a stringere la cinghia nei confronti dei dispensari medici di marijuana e delle attivita’ di coltivazione.
Il capo del dipartimento di polizia di Los Angeles, Charlie Beck, ha dichiarato che ‘questi negozi sono una fonte di attivita’ criminali perche’ per la natura stessa del prodotto, chi ne viene a contatto ha sempre una larga disponibilta’ di denaro cash, e questo favorisce atteggiamenti di illegalità’.
Quest’estate il consiglio comunale aveva approvato la chiusura dei dispensari, lasciando la possibilita’ ai pazienti che piu’ ne avessero avuto bisogno di fare uso di cannabis sotto stretto controllo. E alcuni responsabili del comune hanno proposto che il cinque marzo, quando verranno rinnovati sindaco e altre cariche, oltre a otto consiglieri, la popolazione possa votare anche sulla questione dei dispensari di marijuana.
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