A margine dell’evento “Pasta in Spiaggia”, tenutosi a Nerano Vico Equense in provincia di Napoli, è intervenuto il rappresentante della Consulta Nazionale dell’Agricoltura, e tra i primi promotori per il riconoscimento della Pasta di Gragnano I.G.P., Rosario Lopa.
“Quattro piatti di pasta su cinque venduti e consumati ad esempio negli Stati Uniti sono falsi – ha detto -, cioè richiamano nel nome, nei colori o nelle immagini prodotti di Gragnano e della provincia tutta, ma sono in realtà frutto di pirateria agroalimentare”.
Allora “si rende necessario partire da un punto fermo, che oggi il Consorzio della Pasta di Gragnano rappresenta una grande opportunità per dare ulteriore slancio all’attività dei pastai gragnanesi, che è sempre stata al centro della nostra attenzione. Gli italiani detengono il primato nei consumi: in media 28 kg di pasta l’anno, 3 volte in più di un americano, francese o greco. Qualità e sicurezza alimentare sono i due fattori essenziali per competere sul mercato internazionale, in particolare quello nordamericano e nordeuropeo”.
Dunque “ribadiamo la necessità di interventi per combattere il fenomeno del falso, puntando anche sulla promozione di accordi di filiera tra produttori, trasformatori e distributori. Il primato della pasta italiana, e campana in particolare – ha concluso Lopa -, ha origini antiche e fortemente radicate nel territorio”.
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