Un anno fa la Corte Suprema ha deciso di abolire la Roe contro Wade, la sentenza del 1973 che consentiva il diritto all’aborto negli Stati Uniti. In seguito a quella decisione, oggi 25 milioni di donne vivono in stati dove l’interruzione di gravidanza è proibita o fortemente limitata.
Con l’entrata in vigore della Dobbs contro Jackson Women’s Health Organization, la nuova sentenza del massimo tribunale americano, due donne su cinque di età compresa tra i 15 ed i 44 anni vivono in stati dove ci sono più restrizioni rispetto all’anno scorso.
Oltre 5 milioni e mezzo vivono invece in stati dove le restrizioni approvate sono in sospeso in attesa di una decisione da parte di un tribunale, mentre i divieti oltre le 12 settimane di gravidanza sono stati approvati in quasi ogni stato del sud est del paese, alcuni tuttavia non sono in vigore.
Se da una parte alcuni stati limitano l’aborto, ce ne sono altri invece che ne garantiscono l’accesso. In 25 di essi la pratica è legale fino a 24 settimane. In una ventina il diritto all’aborto è stato protetto con leggi. Stati come la California, Colorado, Minnesota, Nuovo Messico e New York accolgono esplicitamente le donne provenienti da luoghi dove la procedura è proibita.