Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri, commentando l’elezione di Donald Trump in un’intervista al Corriere della Sera, dichiara: “Gli Usa sono una grande democrazia. Sono contento che il popolo degli Stati Uniti abbia deciso con chiarezza a chi affidarsi per i prossimi 4 anni”.
E ancora: “Sono contento che la decisione sia stata presa in maniera pacifica, serena, al momento senza scontri. Il nuovo presidente è stato eletto con una chiara maggioranza di elettori votanti e di grandi elettori: non c’è incertezza su cosa hanno scelto gli americani”.
Trump “è un amico sicuro dell’Italia, sono certo che il governo italiano e la nuova amministrazione americana sapranno lavorare insieme per proteggere i nostri popoli”, aggiunge. Dunque non cambierà “nulla” nei rapporti tra Italia e Usa “perché’ sono talmente profondi, complessi e importanti che nulla potrebbe indebolirli. Ma è chiaro che Trump ha vinto la sua sfida con messaggi che promettono un cambiamento radicale. Il primo che lui vorrebbe costruire non è ideologico o puramente politico, ma nei rapporti commerciali con paesi come la Cina, e anche con alleati come i paesi Ue”, osserva Tajani.
Trump imporrà dazi: “Da mesi è chiara la sua posizione: utilizzare i dazi commerciali per ridurre il deficit commerciale degli Usa con l’estero, di fatto alzando i dazi del 10% o 20%. Con la Cina si è parlato anche di dazi del 60% su tutti i loro prodotti. Ma anche per paesi europei esportatori netti verso gli Usa (Germania, Francia, Italia, Olanda) la nuova amministrazione vorrebbe queste penalizzazioni dal 10% fino al 20%”.
L’Italia e l’Europa dovrebbero mettere dazi sulle merci americane? “Dovremo evitare uno scontro sui dazi, parlando e negoziando: l’interscambio Ue-Usa nel 2023 ha sfiorato gli 850 miliardi di euro, con un saldo commerciale a favore dell’Europa di 156 miliardi di euro. La sola Italia ha avuto nel 2023 un saldo positivo di 40 miliardi di euro, gli Usa sono il nostro secondo mercato dopo la Germania. L’export è la vita stessa dell’Italia.
Trump ha sempre dimostrato di guardare con occhio attento all’Italia, già in passato ha fatto scelte diverse per noi rispetto ad altri Paesi”, sottolinea il vicepremier.
Quanto alle guerre, “mi auguro che si possa arrivare a una conferenza di pace per l’Ucraina, coinvolgendo Russia e Cina, oltre che i partner europei e americani. Con gli Usa si potrà lavorare, come abbiamo sempre fatto, mano nella mano, per difendere il diritto di Israele a esistere e del popolo palestinese ad avere uno Stato”.
Infine, sulle spese militari e la Nato, Tajani spiega: “Lavoriamo per aumentare le spese militari ma il nuovo patto di stabilità europeo ci impone dei vincoli. Ecco perché’ chiediamo a livello europeo di scorporare gli impegni per la difesa dal patto di stabilità”.