I sondaggi delle elezioni presidenziali americane parlano di un testa a testa tra la candidata democratica Kamala Harris e l’ex-presidente e candidato repubblicano Donald Trump. Certamente, i sondaggi hanno un che di contraddittorio. In primo luogo, la candidata democratica avrebbe dovuto fare il botto, secondo certi analisti. Invece, il botto non c’è stato. In secondo luogo, vi è l’impressione che i sondaggi siano gonfiati in favore della candidata democratica.
Questo dimostra che i sondaggi non servono a dare un’idea del vero clima di un Paese in cui si sta per svolgere una consultazione elettorale, ma ad orientare il consenso. Del resto, è sempre stato così.
Un certo establishment non vuole che Trump ritorni alla Casa Bianca. Lo vogliamo dire o no? Tanta parte della stampa è legata all’establishment. Sono pochi i giornali realmente indipendenti.
La vittoria di Kamala Harris è tutt’altro che scontata. Gli analisti lo sanno bene. Così, si cerca di darle la spintarella. Lo dimostra il fatto che nonostante questi “aiutini” mediatici la candidata democratica non riesca a sfondare; il risultato elettorale è tutt’altro che scontato.