1) C’è la percezione che con Trump l’economia potrebbe andare meglio. Trump è riuscito a consolidare questo posizionamento nell’opinione pubblica, come uomo pragmatico amico dell’economia. Magari è una fesseria e le cose andranno peggio. Ma la percezione è questa e l’economia conta, perché alla gente, al di là delle ideologie, interessa il costo della benzina e lo stipendio.
2) La situazione internazionale è complessa (Russia, Israele) e molti elettori potrebbero considerare Kamala debole, Trump forte. Insomma nel bene o nel male Trump incarna la figura mascolina del leader di peso (in un paese di base maschilista come gli Stati Uniti).
3) Trump esprime politicamente la speranza di un qualche cambiamento, mentre Kamala Harris si è mossa in linea con il vecchio governo di Biden, che è impopolare. Non è riuscita a differenziarsi, non è riuscita a spiegare in cosa sarà diversa da Biden.
4) Kamala Harris sta spendendo 3 volte di più di Trump in campagna elettorale, soprattutto negli stati in bilico, ha i mass media a favore, grandi endorsment tra cui quello di Taylor Swift, un esercito di persone che va di porta a porta a fare proselitismo. Eppure, nonostante questo, non riesce a decollare davvero nei sondaggi. Qualcosa le manca. Ma cosa?
5) Kamala Harris è emersa politicamente negli ultimi mesi. Come vicepresidente è stata una perfetta sconosciuta, sempre in ombra, e sempre criticata dal suo partito. Al contrario Trump è noto, amato e odiato, da almeno quaranta anni; politicamente è in prima linea da oltre dieci anni. C’ è una differenza di peso specifico.
6) Kamala Harris non ha un posizionamento politico chiaro. A volte sembra di estrema sinistra, a volte una moderata, a volte addirittura di destra. C’è una debolezza intrinseca nel suo messaggio elettorale per cui appare opaca come figura politica, e può contare solo sull’antitrumpismo come forza trainante. Trump invece è ideologicamente ben schierato: un libertario conservatore.
7) Tim Walz, che all’inizio sembrava un’ottima scelta come vicepresidente, è scomparso dai radar dopo diverse bugie che sono state scoperte. Qual è il problema?, vi chiederete. Trump mente continuamente, lo stesso J.D. Vance ha detto fesserie. Ma Trump è Trump, Tim Walz è candidato di uno schieramento che fa della “Verità” un dogma assoluto, e il suo elettorato si aspetta standard valoriali più alti.
8) Kamala Harris non ha uno slogan forte, non l’ha trovato. Vi sembrerà una fesseria, ma Obama vinse per il YES WE CAN, Trump ha fatto del MAKE AMERICA GREAT AGAIN il più grande movimento libertario conservatore al mondo. La sensazione, ancora una volta , è che la vera forza di Kamala Harris sia l’odio politico che è fortissimo verso Trump.
9) Negli ultimi anni abbiamo avuto 8 anni di Obama, 4 di Biden, e 4 di Trump. Su 16 anni di governo, 12 sono stati democratici. Per una implicita armonia dell’alternanza, sarei portato a credere che i repubblicani possano vincere questa volta.
10) Le minoranze che Kamala Harris dovrebbe rappresentare non stanno rispondendo a dovere, al punto che oggi Obama è apparsa vicino a Kamala Harris per chiedere ai maschi afromericani di votarla, perché sembra che Trump abbia un supporto crescente. Sono segnali negativi.