Il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi auspica la vittoria di Hillary Clinton nella corsa presidenziale americana ma, nel corso della maratona tv de La7, ha risposto così alla domanda se sia giunto il tempo in Italia per ‘una’ premier donna: “Sono molto contenta che ci sia Matteo Renzi presidente del Consiglio”. Di più: “Sono contenta che ci sia il presidente Renzi e mi auguro che possa continuare per tanto tempo, perché è il più bravo che abbiamo nel Pd”.
“Al prossimo G7, che ospiteremo in Italia, a Taormina, ci sarà un’agenda declinata al femminile – ha sottolineato il ministro -, che tratterà anche temi che riguardano le donne e le pari opportunità. Mi piacerebbe molto se per gli Stati Uniti fosse una presidente donna quella che presenzierà al vertice”.
Boschi ha evidenziato come la vittoria della Clinton non rappresenterebbe solo la vittoria di una donna, “anche se sarebbe un segnale importante che per la prima volta fosse una donna a varcare la soglia della Casa Bianca, non sarebbe solo una donna a vincere. Vincerebbe una persona competente, che non si è mai arresa nei momenti difficili, che ha lavorato al servizio del suo paese per tanti anni con grande tenacia e io credo che questo sia l’elemento importante per i cittadini americani”.
TUTTI AMERICANI PER UNA NOTTE È lunga la notte che porterà all’elezione del 45mo presidente degli Stati Uniti, e sono tanti gli italiani che si sono riuniti a Roma all’hotel Excelsior per la maratona organizzata dall’ambasciata degli Stati Uniti in Italia. Dai ministri del governo Renzi Stefania Giannini e Maria Elena Boschi, a Giovanni Legnini, vicepresidente del Csm, fino al presidente del Coni Giovanni Malagò, stasera tutti “americani per una notte” nell’attesa dell’esito di una campagna elettorale all’ultimo sangue.
Tra gli invitati all’happening dell’ambasciata anche la parlamentare M5S Roberta Lombardi, Gianni Letta, il presidente della Commissione Esteri della Camera Fabrizio Cicchitto, Roberto Formigoni, l’ex sottosegretario alla Difesa Guido Crosetto, il regista Giulio Base e il direttore di Rai3 Daria Bignardi.
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