Toro Seduto vota per Barack ‘Aquila Nera’ Obama e apre il portafoglio per la rielezione del capo della Casa Bianca: ‘E’ uno di noi, uno che mantiene le promesse’, ha detto al Los Angeles Times Bill John Baker, capo e portavoce della Nazione Cherokee: ‘Obama ha promesso di lavorare con gli indiani-americani, si e’ impegnato ad aiutarci e lo ha fatto in ogni occasione possibile’. I discendenti di Apache, Cheyenne, Comanche, Irochesi hanno mostrato la loro riconoscenza a Obama con gesti molto concreti: donando ad esempio oltre 2,5 milioni di dollari per la riconferma del presidente alla Casa Bianca, secondo dati pubblicati alla fine di luglio dal Centre for Responsive Politics. E’ un record rispetto ad altre campagne elettorali e a quanto raccolto finora dal rivale repubblicano Mitt Romney: 750 mila dollari dopo un ricevimento al suo quartier generale di Boston.
Nel 2008 Obama fu adottato dalla Nazione Crow che lo soprannomino’ ‘Barack Black Eagle’ (Aquila Nera). E’ stato il primo presidente a tenere regolari riunioni annuali con i rappresentanti delle 566 tribu’ riconosciute dallo stato federale. Le tribu’ indiane donano alla politica usando incassi ricavati dai casino’: un business da 26 miliardi di dollari che le ha rese ‘players’ importanti in campagne elettorali statali e nazionali. In California, ad esempio, nel 2008 quattro tribu’ hanno investito 100 milioni di dollari per far approvare un referendum per l’espansione delle case da gioco. A differenza delle corporation e dei sindacati, possono finanziare i candidati direttamente. In quanto ‘nazioni sovrane’ non hanno i limiti imposti ai singoli individui. Se gli indiani votano per Obama, i veterani invece lo scaricano. Nonostante le ‘coccole’ che la Casa Bianca ha riservato agli ex combattenti e alle loro famiglie, Romney ne gode le preferenze con un vantaggio a due cifre in alcuni stati chiave delle elezioni di novembre.
I reduci di guerra negli Stati Uniti sono una minoranza tutt’altro che esigua: alle presidenziali del 2008 rappresentavano il 15 per cento degli elettori, una percentuale pari a quella degli afro-americani o dei single. Molti di loro risiedono in stati ‘campo di battaglia’ per l’esito del voto: un milione in North Carolina, Ohio e Virginia, e 1,6 milioni in Florida.
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