Fare esattamente quello che John McCain non ci ha permesso di fare nel 2008. E’ questo l’obiettivo dichiarato da parte degli ideatori di una nuova campagna estremista che a colpi di spot da milioni di dollari vuole demolire l’immagine di Barack Obama. E per farlo vogliono ricordare agli elettori gli antichi legami di Barack e Michelle con il controverso Pastore Jeremiah Wright, un ecclesiastico radicale, molto vicino alle tesi del movimento della ‘Black Liberation Theology’. Il piano, svelato dal New Yok Times e’ di quelli da fare tremare i polsi per la sua aggressivita’, tanto che lo stesso Mitt Romney, a caldo, ha preso subito le distanze. Prevede la spesa di almeno 10 milioni di dollari per produrre uno spot di 5 minuti, dal titolo ‘Next’, che dovrebbe uscire in corrispondenza con l’inizio della Convention democratica di settembre. L’iniziativa e’ nata da un gruppo di grandi strateghi repubblicani, aiutati da una serie di multimilionari ultra-conservatori vicini al Superpac di Joe Rickett, ‘Ending Spending for Goods’, fondatore dell’azienda Americatrade e uno dei proprietari della squadra di baseball dei Chicago Cubs. Il progetto, definito in ogni dettaglio, tuttavia non ha avuto ancora il via libera definitivo. S’intitola ‘The Defeat of Barack Hussein Obama: The Rickett Plan to End Spending for Good’.
Secondo il piano della comunicazione, a un certo punto i repubblicani assumeranno un portavoce nero, ‘estremamente qualificato e colto’, che sara’ pagato per dimostrare agli elettori come Obama abbia ingannato l’America proponendosi come un ‘nuovo Abe Lincoln, ma nero e metrosexual’. Tutta la campagna parte da una premessa: John MacCain, nel 2008, ha fatto male a non attaccare frontalmente Obama ricordando la sua amicizia con Wright, malgrado Obama avesse lasciato la sua Chiesa proprio durante la campagna elettorale.
Addirittura, gia’ all’epoca questa stessa organizzazione preparo’ un video per porre l’accento su questo tema, che pero’ Mc Cain decise di non mandare mai in onda. E oggi Rickett, presentando l’iniziativa, scrive: ‘Se la Nazione avesse potuto vedere quello spot, non avrebbe mai eletto Obama presidente’. Ma questo tipo di campagna ultra-negativa potrebbe essere un boomerang per Mitt Romney, da settimane impegnato a spostare l’attenzione degli elettori sul tema dell’economia. Insomma, demonizzare eccessivamente Barack, usando la sua religione e il suo passato, rischia di essere controproducente per il primo candidato mormone, in piu’ ex magnate della finanza, a correre per la Casa Bianca.
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