La campagna elettorale per la Casa Bianca entra finalmente nel vivo: a sei mesi e un giorno dal voto di novembre, Barack Obama terra’ sabato 5 maggio i suoi due primi comizi da candidato. Parlera’ davanti a migliaia di sostenitori in due stati decisivi per la vittoria finale, in Virginia e in Ohio, esattamente a Richmond e a Columbus. Sara’ l’occasione per testare il suo nuovo slogan, quel ‘Forward’, avanti che dovrebbe accompagnare la sua sfida per la rielezione. Una parola d’ordine che gia’ viene contestata dai suoi avversari. Mitt Romney ha gia’ commentato con sarcasmo: ‘Si’, Obama ci porta avanti…ma verso il burrone’. Sulla stessa linea l’ultimo spot di Crossroads America, il Superpac miliardario di Karl Rove, l’ex spin doctor di George W. Bush. Dal titolo ‘Backward’, indietro, il video ironizza sui passi indietro compiuti dagli States sotto l’amministrazione Obama. Per poi concludere polemicamente: ‘L’unica cosa che e’ andata avanti e’ il debito pubblico americano’.
Intanto buone notizie per l’ex governatore del Massachusetts. Secondo l’ultimo sondaggio della Quinnipiac University, Mitt Romney ha recuperato terreno in Florida e in Ohio, due ‘swing state’, quelli il cui risultato a novembre puo’ fare la differenza. In particolare in Florida, uno stato cruciale per i repubblicani, Romney si trova al 43%, solo un punto dietro a Obama. A fine marzo era in ritardo di ben 7 punti. Stessa storia in Ohio: qui e’ al 42%, Obama al 44%. Un mese fa qui Barack era avanti di 6 punti. Al di la’ dei numeri, pero’, il candidato del Grand Old Party sembra avere grossi problemi con l’elettorato ‘latino’. Tanto che un blog molto cliccato come Buzzfeed titola: ‘Romney no habla espanol’. Malgrado sia passato oltre un anno da quando ha deciso di scendere in campo, Mitt Romney non ha ancora una versione in spagnolo del suo sito web. Inoltre non ha assunto ancora un portavoce che parli spagnolo. E sinora non ha sentito il bisogno di entrare in contatto con i tantissimi media ispanici, molto seguiti dalla comunita’ di immigranti ormai piu’ numerosa d’America. Insomma, un atteggiamento radicalmente diverso da quello di Barack Obama, che anche grazie ad una ambasciatrice di tutto rilievo come l’attrice Eva Longoria, la famosa ‘casalinga disperata’, da anni segue con scrupolosa attenzione l’elettorato ‘latinos’. Ma che contrasta anche con l’attenzione con cui John Mc Cain tratto’ il tema. Esattamente di questi tempi, ma 4 anni fa, l’ex sfidante di Obama aveva gia’ fatto moltissime interviste alle tv in lingua spagnola, e aveva gia’ nominato una donna di origini messicane, Anna Navarro, come consulente particolare per i problemi dell’immigrazione. Un tema che stava molto a cuore all’ex senatore dell’Arizona, una terra di frontiera. Ma che per ora sembra interessare poco o nulla il miliardario mormone del New England.
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