Brad Pitt in campo per i matrimoni gay: l’attore americano ha donato 100.000 dollari a un’organizzazione impegnata nei referendum che decideranno il futuro delle nozze tra omosessuali in quattro Stati americani: Maine, Maryland, Minnesota e stato di Washington. ‘Mi sembra incredibile che si voti sulle scelte di vita di esseri umani’, ha detto Pitt: ‘Il 6 novembre gli elettori decideranno se coppie di gay e lesbiche – i nostri amici, i nostri vicini – hanno diritto alle stesse tutele giuridiche di chiunque altro’, ha detto l’attore la cui donazione e’ andata al National Marriage Fund della Human Rights Campaign, un’organizzazione in prima fila per i diritti degli omosessuali. Pitt e’ meno impegnato in politica della sua compagna Angelina Jolie, ma per le nozze gay ha fatto una eccezione: nel 2008 l’attore aveva donato decine di migliaia di dollari per sconfiggere Proposition 8, il referendum che in California ha messo al bando i matrimoni omosessuali. Quest’anno, con l’amico George Clooney, Pitt ha recitato in ‘8’, una produzione teatrale a Los Angeles sulla battaglia legale che ha portato l’esito di quel referendum fino alla Corte Suprema.
Le consultazioni popolari in Maine, Maryland e nello stato di Washington mirano a legalizzare le nozze gay mentre in Minnesota il voto li metterebbe al bando. I matrimoni tra omosessuali sono tra i temi caldi del dibattito sociale che gli elettori americani troveranno sulla scheda del voto. Un altro e’ la pena di morte su cui si pronunceranno gli elettori in California. Sono 45 su cento i californiani favorevoli a chiudere l’affollatissimo braccio della morte di San Quintino secondo un sondaggio pubblicato oggi: un ‘si’ sulla scheda alla Proposition 34 darebbe una mano agli abolizionisti che si battono per cancellare la pena capitale dai codici di altri 32 stati Usa. La California ha di gran lunga il maggio numero di detenuti in attesa di esecuzione: 724, quasi il doppio dei 407 del Texas. Molti di loro, paradossalmente, sono contrari al referendum, convinti che, in caso di vittoria del ‘si’, riceverebbero ancor meno assistenza legale di adesso: ‘Preferiscono giocare d’azzardo, convinti che una condanna a morte in California sia di fatto un ergastolo senza sconti di pena’, ha detto Don Specter, direttore del Prison Law Office, personalmente favorevole all’iniziativa.
A differenza del Golden State, in Texas la macchina della ‘morte di stato’ funziona a pieno regime:e questo spiega perche’ la death row di Huntsville abbia un numero decisamente inferiore di ospiti rispetto a San Quintino. In Texas il governatore Rick Perry ha presieduto alla sua 250esima esecuzione quando questa settimana e’ finito sul lettino del boia Donnie Roberts: il prigioniero, in attesa di esecuzione dal 2003, e’ diventato cosi’ il simbolo dell’entusiasmo di Perry per la pena di morte: nei 12 anni del mandato del governatore, le esecuzioni sono state piu’ numerose che nei 24 anni precedenti.
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