Barack Obama e’ avanti negli Swing States, a partire dal cruciale Ohio. Ma al livello nazionale s’allunga il suo ritardo nei confronti di Mitt Romney. Se si votasse oggi il presidente verrebbe rieletto. E tuttavia, come segnala l’ultimo sondaggio a cura di Gallup, il suo avversario repubblicano e’ ora sette punti sopra nel voto popolare, con il 52% a favore sui probabili elettori di tutto il Paese, mentre il presidente e’ fermo a 45%. Il rilevamento si riferisce all’ultima settimana tra l’11 e il 17 ottobre, un periodo critico per l’inquilino della Casa Bianca, visto che arrivava dopo il flop di Barack al duello tv di Denver del 3 ottobre. Inoltre, questa stima comprende solo di striscio i possibili effetti della sua ‘resurrezione’ nel secondo dibattito tv, quello di Long Island, la sera del 16. Detto questo, rimangono brutte le notizie per il presidente in cerca di rielezione. Che pero’ ovviamente spera ancora che la sua vittoria in diretta tv, vista da 70 milioni di americani qualche giorno fa, gli abbia fatto riguadagnare terreno, rivitalizzando le speranze di successo e l’entusiasmo del suo elettorato.
In attesa del terzo e ultimo dibattito dalla Florida, dedicato alla politica estera, lunedi’ prossimo, la sfida si sposta di nuovo sugli stati in bilico. E’ qui che i due candidati passeranno la stragrande maggioranza del loro tempo e dove spenderanno tutte le loro residue risorse finanziarie in questi ultimi 19 giorni, quelli che mancano all’Election day. E tra questi, proprio in Ohio, dove oggi Bruce Springsteen canta per appoggiare il presidente, Barack e Mitt si giocano un bel pezzo di Casa Bianca. Qui Barack Obama continua a tener testa al suo sfidante. Secondo gli ultimi dati di RealClearPolitics, sulla base della media dei sondaggi piu’ noti, in questo Stato il presidente e’ al 48,3%, mentre Romney e’ al 45,9%.
Sempre secondo queste stime, facendo i conti sui grandi elettori, se si votasse oggi Barack Obama sarebbe rieletto con 294 voti. Batterebbe quindi Romney, che al momento ne guadagnerebbe appena 244. Mettendo da parte gli "swing States" (Stati in bilico) e calcolando solo gli Stati considerati sicuri, i due candidati partono rispettivamente da 237 voti per Obama e 191 per Romney. Ma ambedue, per vincere devono arrivare a quota 270. E qui entra in gioco la battaglia vera, quella negli Stati in bilico, che sono nove e valgono tutti assieme 110 voti. Al momento Obama se ne aggiudicherebbe 6, che pesano tutti assieme 57 voti, mentre il candidato repubblicano 3, con 53 voti. In particolare, a Obama andrebbero Iowa (6), Nevada (6), New Hampshire (4), Ohio (18), Virginia (13) e Wisconsin (10). A Romney invece Colorado (9), Florida (29) e Norh Carolina (15).
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