Gli Stati Uniti non finiscono mai di sorprenderci, nel bene e nel male. Primo gli americani riescono a eleggere presidente uno come Donald Trump e poi, già a distanza di qualche mese, non lo vogliono più. Oppure no, oppure sono tutte manovre e giochi di potere, pura opposizione.
Fatto sta che circa duecento parlamentari democratici hanno fatto causa al presidente americano; lo accusano di avere violato la Costituzione americana, traendo profitti provenienti da governi stranieri con le sue attività imprenditoriali.
Alla base di tutte le iniziative legali la cosiddetta “emoluments clause” della Costituzione americana che vieta ai pubblici ufficiali di “accettare regali, emolumenti, funzioni o titoli di qualunque tipo da un re, un principe o uno stato estero” senza la previa autorizzazione del Congresso.
Il fatto è che quella di adesso è già la terza azione legale di questo tipo contro il miliardario di New York; tuttavia, probabilmente è la prima che vede così tanti membri del Congresso unire le loro forze contro un Commander in chief in carica.
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